L'ALLENATORE E IL GRUPPO, SONO SEGNALI FORTI. C'È UN BEL CLIMA NELLA FIORENTINA: PECCATO CHE ITALIANO SE NE VADA... BELOTTI E NZOLA IL SEGRETO PER UN GRAN FINALE. MALEDETTA SFORTUNA, FORZA RICCARDO. IL BLITZ DI ROCCO: TORNA A FINE MESE

04.05.2024 14:05 di  Mario Tenerani   vedi letture
L'ALLENATORE E IL GRUPPO, SONO SEGNALI FORTI.  C'È UN BEL CLIMA NELLA FIORENTINA: PECCATO CHE ITALIANO SE NE VADA... BELOTTI E NZOLA IL SEGRETO PER UN GRAN FINALE.  MALEDETTA SFORTUNA, FORZA RICCARDO.  IL BLITZ DI ROCCO: TORNA A FINE MESE
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Si continuerà a discutere all'infinito su Italiano. Le chiacchiere non si placheranno nemmeno quando siederà su un'altra panchina perché qualcuno solleverà paragoni. Le discussioni non si sono attenuate nemmeno di fronte ad una vittoria convincente della Fiorentina contro il Bruges che avrebbe meritato un punteggio più largo. Non ci si ferma neppure davanti ad elementi chiarissimi: la Fiorentina è arrivata a questo punto decisivo della stagione in ottime condizioni fisiche, non è un dettaglio banale. La squadra sta bene, corre e resiste sulla lunga distanza.

Non finisce le partite stremata. Il gruppo risponde anche in termini di coesione: tutti quello che vengono chiamati in causa offrono il loro contributo e il branco è vicino a chi ha accusato criticità. Pensiamo ad Nzola quando al 46' della ripresa ha scaraventato la palla in rete dopo che l'assist gliel'aveva fatto il palo... I viola gli sono saltati addosso, stile mucchio selvaggio. Se lo spogliatoio è così unito il merito va ai professionisti che lo compongono e ad un allenatore (lo vogliamo dire?) che ha trovato la chiave giusta per entrare nella testa dei calciatori. Italiano e il gruppo sono il segreto della Fiorentina. Il ritorno tra pochi giorni in Belgio sarà tutt'altro che semplice, Atene è ancora lontana, ma con questi ingredienti è consentito sognarla. Da fuori tecnico squadra ci fanno respirare un buon clima ed è un peccato che Italiano se ne vada.

Non ci risulta che abbia cambiato idea: qualcuno si spinge in avanti e spera che un trionfo in Conference, con accesso immediato all'Europa League, potrebbe far dondolare Italiano. Chissà... Di sicuro l'unico che potrebbe farlo vacillare è Rocco Commisso, ma anche in questo caso il quadro è poco nitido. Il presidente è arrivato a poche ore dalla sfida col Bruges e ripartirà martedì quando la Fiorentina volerà in Belgio. Probabilmente ci sono impegni improrogabili negli Stati Uniti che lo richiamano alla casa madre. Dovrebbe ripresentarsi a Firenze a fine mese quando sarà il momento per tirare le somme di questa stagione con i verdetti sul tavolo. Il futuro, insomma, può attendere... Accontentiamoci del presente che francamente non è poco: una finale da conquistare e uno sprint per l'Europa via campionato. L'oggi è più affascinate del domani perché su quest'ultimo, inutile far finta di nulla, aleggiano diversi dubbi. 

Passiamo agli attaccanti: tre squilli che attendevamo, ma che ci facevano stare in ansia, i gol di Sottil, Belotti e Nzola. Riccardo stava in grandi condizioni, ce n'eravamo accorti col Sassuolo e tutto confermato in coppa. Reduce, per altro, da un lungo periodo di guai alla schiena: gol stupendi, assist, cross e tanta qualità, finalmente. L'incidente alla spalla è stata una maledizione, un macigno sulla rinascita di questo ragazzo cresciuto in casa. Ieri Riccardo è stato operato alla clavicola, a Villa Donatello, dal professor Giron, chirurgo ortopedico di fama mondiale, un'eccellenza di questa città. Sottil per l'inizio della nuova stagione sarà pronto, intanto gli urliamo "Forza Riccardo". 

Belotti ha fatto un gol alla Belotti e anche questa è una buona notizia. Il Gallo forse si è sbloccato sotto porta perché il resto andava già bene prima, con Belotti in attacco la Fiorentina gioca sempre in undici. L'ex Toro combatte, tiene botta, fa le sponde, crea spazi, davanti è sempre un riferimento. Certo, mancavano i gol, ma se adesso arrivano pure quelli le speranze per la Fiorentina aumentano tanto. Vale lo stesso ragionamento per Nzola che ci auguriamo si sia messo dietro le spalle un frangente carico di negatività.

Non sarà un campione, ma non può essere nemmeno quello che abbiamo visto all'opera quest'anno. Anche Mbala può regalare un maggio carico di soddisfazioni. E domani c'è il Verona di un fiorentino (ex viola) di Tavarnuzze, Marco Baroni. Uno che a gennaio sembrava spacciato e che invece, ora, sta facendo un mezzo miracolo sul percorso della salvezza. Occhio Fiorentina perché il Verona non scherza.