FIORENTINA, Quando le patenti, quando la disco
La domanda sorge spontanea. E non per riprendere antiche imitazioni. Ma nello spogliatoio, i giocatori viola, tra loro, si parlano? Che in campo non riescano a trovarsi a memoria, ormai, è cosa nota, ma che fuori non riescano a darsi le giuste dritte, anche francamente, sembra un paradosso. Perché a giudicare dal ripetersi delle vicende dei singoli, dalla vita mondana al traffico, sembra che nessuno sia in grado di fare esperienza degli errori passati.
Giovedì scorso Lazzari e Cerci a ripetere i passi, di danza, di Ljajic e Kroldrup nel solito locale alla moda frequentato dai calciatori, salvo rientrare ben dopo le 2 di notte. Oggi Gulan che lascia alla polizia municipale la quarta patente (straniera) dopo quelle di Babacar, Jovetic e Ljajic. Possibile che, almeno negli spogliatoi, mentre probabilmente si presta lo shampoo a chi l'ha dimenticato, non si possano anche scambiare le dritte e i consigli del caso?
Possibile che, in altri termini, a nessuno sia passato per la testa di avvisare che le patenti stranieri erano a rischio? O che nessuno (se non proprio dei calciatori, almeno dei dirigenti) abbia invitato gli atleti a fare vita sportiva senza farsi continuamene pescare a giro per locali alle ore notturne o negli scompartimenti dei treni in direzione Milano? Di questo passo sarà sempre più difficile pensare che la Fiorentia sia un gruppo unito che punta ai propri obiettivi, così come rischia di diventare sempre più evidente la scollatura tra squadra e tifosi. Per non dimenticare il rischio, serio, che a questo punto anche Nastasic decida di lasciare presto la patente alle autorità di Polizia Municipale.