COGNIGNI, Diego non scappa, vogliamo l'Europa
E' il giorno della presentazione di Daniele Pradè. Fa gli onori di casa Mario Cognigni alla presenza di Eduardo Macia. Ecco le parole di Cognigni: "Proprio in questi giorni sono 10 anni che i Della Valle hanno preso la Fiorentina. C'è stata una prima fase di ricostruzione, fino alla serie A. Poi sono arrivati Corvino e Prandelli, la seconda fase, e sono arrivati soddisfazioni ed anni fantastici. A proposito, voglio ricordare Pantaleo Corvino che non lavora più con noi ma che ringrazio di cuore. Adesso comincia una terza fase, che si può dire fosse cominciata ma si è fermata due anni fa. Una fase che deve vedere tutti i nostri sforzi per tornare ai posti che ci competono. Accanto a me c'è Daniele Pradè, per noi una prima scelta. E' un vincente, sarà il nostro direttore sportivo. Alla mia sinistra Eduardo Macia, che sarà il direttore tecnico. Dovrà studiare i giocatori, individuarli, ed avrà una grande responsabilità anche per il settore giovanile. Manca solo Guerini che si è preso un pò di ferie ma che rimane un capo saldo".
Sugli investimenti: "Ho detto, questa è la terza fase. Vogliamo riportare la Fiorentina in Europa. Certo, lo avevamo detto anche quest'anno, e devo dire che dal punto di vista tecnico e sportivo è stato un disastro. Però abbiamo grande voglia di ripartire. Il mandato che ha ricevuto Daniele Pradè è di ricostruire fin da subito una squadra competitiva, e riportare l'entusiasmo che in questi ultimi tempi al Franchi è sparito".
Sull'organigramma: "Per noi è già un successo, abbiamo fatto un passo molto importante. Per noi è una rivoluzione prendere più figure dirigenziali. Non come prima che avevamo una sola figura. Quando ci sarà l'allenatore, che è la prima cosa da fare, penseremo forse ad altre figure dirigenziali da inserire".
Sull'entusiasmo: "Un'idea per riportare entusiasmo può essere ricominciare a vincere (sorride ndr.) Spero che una spinta per i tifosi sia il nostro entusiasmo, la nostra voglia di fare, di migliorare. Poi studieremo altre iniziative".
La ricapitalizzazione: "Nell'ultimo bilancio c'è stata una perdita economica di 32 milioni di euro, che non vuol dire perdita finanziaria. La proprietà, nell'ultima stagione ha riequilibrato in parte tale perdita, ma ancora non basta. I finanziamenti che in questa stagione arriveranno dalla proprietà (ricordiamo che la Fiorentina ha un bilancio che termina alla fine dell'anno solare, e non alla fine della stagione sportiva ndr.) si avvicineranno molto alla cifra di 32 milioni di euro"
Sull'allenatore: "Vorremmo valutare le motivazioni di ogni candidato, scegliere il giusto equilibrio nella persona, e poi decidere".
Sulla cittadella: "La Fiorentina è pronta, però dico: Dario Nardella è un ottimo politco, ottima persona, però con i numeri ci si taglia... Costruire lo stadio è una spesa importante, vanno chiesti finanziamenti e poi vanno restituiti. Nei prossimi 15 anni, tra investimenti e debiti la Fiorentina ci guadagnerebbe solo 2,5 di euro. Praticamente niente. Per questo dico: fare lo stadio e basta, senza altre strutture parallele non risolverebbe i problemi della Fiorentina. Per arrivare vicino al livello delle Big servirebbe molto di più. Su cosa possiamo costruire nell'area Mercafir non lo sappiamo finchè il comune non farà il bando. Quando uscirà il bando non saremo attenti, saremo attentissimi..."
Sulle parole di Diego Della Valle: "Diego Della Valle è un uomo serio, di buon senso, e uomo esperto. Non c'è disimpegno, Diego non scappa, nessuna volontà di fuggire da Firenze. Diego è un uomo di buon senso, e le frasi sul divertimento, quelle scritte sulle maglie, non sono state messe lì per caso. Diego le pensa davvero. Desidero precisare, poi, che con quelle parole sulla violenza dei tifosi non si riferiva ai tifosi viola. A Firenze c'è un tifo critico, polemico a prescindere, ma le parole di Diego non si riferiscono ai tifosi di Firenze. Purtroppo, anche a Firenze, c'è una piccola frangia di tifosi che tiene in ostaggio la tifoseria buona. Su Rossi e Ljajic, ripeto: ci sono troppe tensioni, e qualcuno può perdere la testa. Troppe pressioni, dobbiamo rivedere mote cose. E poi aggiungo: il fair play finanziario sarà fondamentale. In Italia vivremo anni di purgatorio, per poi forse tornare a vincere in Champions League. E' un allarme, state attenti, e le frangie estreme del tifo potrebbero rovinare quanto di buono le società stanno cercando di fare. Come ha detto Diego, però riferendosi in generale, non specificamente ai tifosi viola".