TITOLI DI CODA: I RETROSCENA DELL'ADDIO A BEHRAMI

14.07.2012 18:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
TITOLI DI CODA: I RETROSCENA DELL'ADDIO A BEHRAMI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Titoli di coda sulla storia viola di Valon Behrami. Lo svizzero, anche oggi, non si è tirato indietro di fronte ai microfoni di chi lo attendeva al centro sportivo. Ma quelle che sono le sue sensazioni, di fatto, erano già state ampiamente chiarite da ieri. Da quando cioè la voce sul suo trasferimento a Napoli ha cominciato a circolare in città, e da quando lui stesso, intercettato sotto casa, ha affidato a noi di Firenzeviola.it le parole a commento della situazione (LEGGI QUI). Un addio che, lo diciamo subito, sembra ormai inevitabile, al di là delle dichiarazioni di facciata. Il tutto, però, in una vicenda nella quale è necessario tornare indietro di qualche giorno per capire meglio come siano andate le cose.

Perchè Behrami, questo è chiaro, già da tempo aveva saputo entrare nei cuori e nelle simpatie dei tifosi. Con la sua grinta, e con il suo agonismo. Con quella corsa instancabile che fin dall'inizio aveva stregato la tifoseria orfana da un bel po' di tempo di veri calciatori dagli attributi importanti. E lui, di contro, aveva abbracciato subito le prospettive gigliate. Accettando di rimandare al futuro una promessa di rinnovo che Corvino gli servì su un piatto d'argento ai tempi del suo acquisto dal West Ham. Poi le voci sulla Juve a gennaio, il cambio di procuratore e anche quello di rotta, in casa viola, con l'addio del diesse di Vernole. Behrami, però, quella famosa promessa su rinnovo ed adeguamento nel frattempo l'ha solo vista a livello teorico. 

Perchè ancora prima dello strappo sulla questione delle Olimpiadi, è stato qualcos'altro a rompere i rapporti. Tornando indietro di qualche giorno, del resto, tutto si poteva immaginare fuorchè la cessione di Behrami 48 ore dopo aver presentato la maglia da trasferta. Tanto più se sull'argomento da più parti fosse stato espresso ampio ottimismo. Sembrava cosa fatta, dopo il primo incontro tra la società viola e Ramadani, il rinnovo con adeguamento dell'ingaggio per Valon. E così, sempre in attesa di poter mettere nero su bianco, il mediano svizzero si era anche volentieri prestato alla presentazione delle maglie nuove della Joma, in attesa di un nuovo incontro per formalizzare e ufficializzare il rinnovo .

Infondo - avrà pensato Behrami  se c'era la volontà di rinnovare da entrambe le parti, avrebbe comunque presto firmato il nuovo contratto, anche dopo la presentazione delle maglie. Del resto, lui per primo, era più che soddisfatto di restare a Firenze visto che anche con la famiglia stava cercando una casa da acquistare per restare a lungo in maglia viola. Poi, però, qualcosa è cambiato. E nello specifico dev'essere cambiato senza che Valon potesse farci molto. Non sarebbe cambiato niente, in pratica, in merito a quel rinnovo tanto sventolato e promesso, ma mai concretizzato. Perchè di fatto non gli è mai stato presentato in modo concreto. E quando proprio ieri il Napoli si è fatto sotto con l'ultima offerta, che ha convinto i viola, lui non ha potuto far altro che accettare quella che era una destinazione comunque gradita (da qui, anche quel "bene dai..." pubblicato ieri su Twitter, forse riferito al fatto che la società evidentemente non lo aveva tenuto troppo informato).

Un esito questo che, tecnicamente, potrebbe anche tornare utile alla Fiorentina. In un mercato bloccato come quello attuale, dieci milioni di euro non sono bruscolini. E pur con tutte le preziose qualità agonistiche, è anche vero che Behrami non è propriamente un fuoriclasse insostituibile. Ma, ancora una volta, trattasi anche di un esito non propriamente chiaro, che va persino ad intaccare quello spirito di attaccamento alla maglia che la Fiorentina, paradossalmente, ricerca con affanno da almeno un paio d'anni. Senza tirare in ballo "patti con la città" dei quali ad oggi forse nessuno ha più nemmeno memoria, nello scrivere la parola fine sull'esperienza viola del "guerriero" Behrami si potevano usare ben altri caratteri. Come quelli semplici che ci vengono in mente oggi (nonostante le dichiarazioni di facciata e le rassicurazioni sulla partenza per Moena) mentre ci apprestiamo a dire "Ciao Valon". Speriamo che almeno nel sostituirlo, la Fiorentina, abbia le idee più chiare rispetto agli ultimi tempi.