TOMOVIC, Firenze grande piazza, Champions? Perchè no...
E' il giorno della presentazione di Tomovic. Queste le sue prime parole: "Ho scelto una grande piazza, una grande tifoseria, una città meravigliosa. Ne ho parlato con Mihajlovic (adesso ct della serbia ndr.) lui mi ha offerto anche di trovarmi casa, mi ha detto che ho fatto la scelta giusta."
Sull'ottimo inserimento nella Fiorentina: "Io ho dato tutto, ringrazio Montella che ha saputo mettermi bene in campo. Tra l'altro racconto un aneddoto: il 30 agosto (che è anche il mio compleanno) il mio procuratore mi ha cercato ed io dormivo...ho rischiato di perdere l'occasione (ride ndr.) Quando l'ho sentito mi ha detto che c'era una grandissima opportunità...la Fiorentina. Non ci ho pensato un attimo, il giorno dopo ero a fare le visite mediche ed ho esordito col Napoli".
Sui compagni di difesa: "In campo c'è una lingua sola, quella del calcio. Gonzalo e Roncaglia sono grandissimi giocatori, è stato facile".
Cosa rappresenta per lei Firenze?: "Io devo dimostrare che quelli di Genova non hanno mai creduto in me, gli devo dimostrare che posso giocare ad alti livelli. La Fiorentina è una grandissima squadra, ogni calciatore vorrebbe venire a Firenze. Adesso devo essere io a dimostrare di meritare questa piazza".
Sulla sfida con la Juventus: "Vengo dalla Stella Rossa, con i colori bianco e rosso. Il bianco nero non mi piace".
Su Nastasic: "Quando l'ho visto in nazionale l'ho ringraziato perchè mi ha lasciato il posto. Comunque lui è un grandissimo... Sono contento poi di essere il primo giocatore della Stella Rossa che arriva alla Fiorentina. Sono tutti del Partizan... Se Nastasic è più forte di me? No, non dirò mai che qualcuno è più forte di me, ognuno deve fare del suo meglio e basta. Sento già l'affetto dei tifosi, l'ho sentito anche domenica scorsa, ringrazio tutti".
Su Vidic, idolo di Tomovic: "Si, lui per me è un punto di riferimento, è un esempio. Un grandissimo uomo e professionista, ho imparato tanto da lui. Spero un giorno di poterci giocare assieme".
Sugli obiettivi: "E' presto, ma nello spogliatoio non si parla ancora di questo. Certo l'Europa League sarebbe un bell'obiettivo, per me possiamo puntare anche più in alto. Bisogna sempre alzare l'asticella".
Sul ruolo: "Il mio modulo sarebbe il 4-4-2. L'anno scorso Cosmi mi ha fatto giocare a tre e mi sono comunque trovato bene".
Sul connazionale Ljajic: "E' un grandissimo giocatore, ma è ancora un bambino. Non sa quando deve parlare, quando deve stare zitto. Non voglio entrare nei suoi problemi dell'anno scorso, non mi piace. Io e Jovetic parliamo spesso con lui, potremmo fargli da fratelli maggiori. Poi ora Adem è innamorato, quindi è più tranquillo..."
Sulla bellezza di Firenze: "A Firenze è tutto bello. la conoscevo, in questi giorni l'ho girata, la gente è aperta...tutto bene."
Su Savic: "Anche lui è del Partizan, sinceramente non lo conosco benissimo. Certo anche lui, come me, deve dimostrare il suo valore. La Fiorentina sarà un'occasione importante anche per lui".
Sull'intervento prodigioso di domenica scorsa su Bergessio: "E' andata bene, era difficile, infatti i miei compagni pensavano che avrei fatto rigore. Lo farò ancora, speriamo che vada sempre bene".
Sulla sfida di sabato a Parma: "Non dobbiamo cambiare atteggiamento, dobbiamo giocare fuori come in casa. E allora faremo bene".
Su Jovetic: "Non lo conoscevo bene, abbiamo giocato contro ed ha sempre fatto gol. Per me è importante l'umiltà, e lui sta con i piedi per terra. Non ascolta le cifre, va avanti per la sua strada, e dimostrerà sempre di più il suo valore".