"LUCI A FIRENZE", 3-0 all'Inter e doppio 'caudillo'

16.02.2013 12:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
"LUCI A FIRENZE", 3-0 all'Inter e doppio 'caudillo'
FirenzeViola.it
© foto di Andrea Pasquinucci

Difficile scegliere tra due prodezze assolute. La corsa di 'nicolino' Berti, che al 45' di Fiorentina-Inter si fece 50 metri di "fuga per la vittoria", e la punizione di Daniel Passarella, che al 47' sfidò le leggi della fisica, aggirò la doppia barriera e battè per la terza volta Walter Zenga. Difficile.... praticamente impossibile. Scegliamo, allora, una via di mezzo e diamo il nostro voto alla Fiorentina di Agroppi che regalò a tutta Firenze una stagione straordinaria, fatta di grandi risultati (ricordiamo un 2-0 casalingo al Milan, e sopratutto il 2-0 alla Juventus firmato ancora Passarella e Berti) grandi slanci emotivi, culminati con un insperato piazzamento Uefa. Era la stagione '85-'86, la prima del tecnico di Piombino sulla panchina viola, l'ultima col giglio sul petto di Galli, Massaro e dello stesso Passarella. Ma questa è un'altra storia...

28 ANNI FA - Quella che, invece, vogliamo raccontarvi è datata 3 novembre 1985. Si disputa l'8° giornata del girone d'andata con la Fiorentina reduce da quattro partite così e così (tre pareggi ed una sconfitta). Eppure l'inizio era stato assai promettente: tre vittorie nelle prime quattro gare contro Sampdoria, Milan e Lecce. Unica eccezione, l'1-2 di Torino (sponda granata) tra le polemiche. Viola attesi, quindi, alla riscossa contro l'Inter di Castagner che schierava pezzi da 90 come Bergomi, Collovati, Altobelli (fateci caso, sin qui solo campioni del mondo) oltre a Fanna, Brady e Rummenigge. Niente male davvero... La Fiorentina rispondeva con Galli, Contratto, Gentile, Oriali, Pin, Passarella, Berti, Onorati, Monelli, Battistini, Massaro. Più quantità che qualità, ma anche in viale Fanti non si potevano lamentare. Da segnalare che, in rampa di lancio, c'era un certo Giancarlo Antognoni: il capitano andrà in panchina sette giorni dopo a Verona, a quasi due anni di distanza dal terribile infortunio del febbraio '84, per poi esordire il 24 novembre in casa contro il Bari.

CHE SPETTACOLO - Partenza lanciata dei viola che dopo 27' passano con un rigore di Passarella: scambio Massaro-Monelli a centrocampo e lancio di "paolone" per Daniele che scappa veloce, salta Zenga e viene atterrato. Sinistro chirurgico del 'caudillo" e fa 1-0. In chiusura di tempo la già citata prodezza di Berti: come progressione ricorda quella dei migliori quattrocentisti, la freddezza degna di uno spietato killer, il piede beh... per una volta si mostra educato fino a pennellare un "lob" che accarezza la rete nerazzurra. Fiorentina-Inter 2-0. Ad inizio ripresa l'apoteosi: punizione 10 metri fuori dall'area di rigore, leggermente spostata sulla destra... è la "zolla" preferita di Daniel Passarella. Zenga lo sa bene e prende provvedimenti (così crede lui...) Walter sistema una doppia barriera lasciando uno spazio centrale per veder partire il tiro e potersi muovere di conseguenza. Scelta intelligente, non c'è che dire, ma non abbastanza per le doti balistiche del "caudillo": Daniel, infatti, arcua il mancino con un tiro ad effetto che aggira il lato più estremo della doppia barriera e si insacca alla destra di Zenga. Personalmente ero in curva "Fiesole" e ricordo nitidamente l'effetto visivo che si ebbe da dietro (il gol fu realizzato sotto la Ferrovia) osservando il pallone che sembrava esser destinato fuori e all'improvviso rientrò magicamente al "sette" in fondo alla rete. Lo abbiamo detto, Passarella sfidò le leggi della fisica ed alla fine ebbe ragione lui. Risultato finale: Fiorentina-Inter 3-0. Il resto fu accademia, la squadra di Agroppi dette una lezione di calcio alla più titolata avversaria e si candidava come sorpresa del campionato.

VIDEO - I gol di Fiorentina-Inter 3-0 del 1985 e la doppietta di Passarella