SISSO-FLOP
Sono dati che non lasciano spazio all'interpretazione quelli di Mohamed Sissoko e la maglia viola. Per il maliano, più che sei mesi di rinascita dopo le appena tre apparizioni in Ligue 1, si è trattato piuttosto di un travaglio. Un lungo tunnel imboccato ad inizio febbraio e mai terminato, nonostante qualche timido spiraglio di luce a cavallo tra marzo e le prime settimane di aprile. L'annata calcistica di Momo però - è bene dirlo - non è nata sotto una buona stella: schiacciato dalla concorrenza del reparto mediano del PSG sin da agosto (dove il maliano annoverava trai compagni di reparto nomi del calibro di Verratti, Javier Pastore, Thiago Motta ed il brasiliano Lucas), Sissoko si trova fin da subito alle prese con i postumi di un infortunio al ginocchio rimediato ad inizio dello scorso maggio e pertanto è costretto a saltare le prime sei partite del campionato francese. Rientrato con difficoltà dopo quasi cinque mesi di stop, fatica come un dannato a trovare spazio nell'undici di Ancelotti e dopo appena tre presenze e 98 minuti giocati, vola a fine gennaio in Sudafrica, dove con la sua Nazionale affronta la sempre dispendiosa Coppa d'Africa, competizione dove il Mali ottiene la qualificazione alla semifinale.
In quelle torride settimane arriva però per l'ex Juve la proposta della Fiorentina, allora a ridosso della zona Champions, e Sissoko decide di accettare senza il minimo tentennamento: la formula è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni. Una prospettiva di grande rinascita per Momo, che con la maglia viola spera di ritrovare quella continuità di gioco che gli era venuta a mancare negli ultimi dodici mesi ma sopratutto spera di mettersi definitivamente alle spalle i postumi dell'infortunio al ginocchio che lo avevano limitato anche nelle sue apparizioni in Coppa d'Africa. Detto fatto. Anzi no. Sissoko approda a Firenze ma riesce a trovare spazio (subentrando, però, sempre dalla panchina) solo nelle prime quattro giornate dal suo arrivo in viola, dove palesa una forma fisica nettamente sottotono e non riesce a trovare i giusti automatismi per inserirsi nel collaudato (e spettacolare) centrocampo di Montella.
L'epilogo? Appena altre due presenze (una sola delle quali da titolare, a Bergamo) e zero gol segnati. Ma oltre al danno arriva anche la beffa: è infatti notizia di oggi che Momo abbia accusato un sovraccarico al ginocchio già infortunato poche ore prima del match con la Roma e che ormai possa considerarsi out per le ultime tre giornate della Fiorentina. Adesso però resta solo un grosso, grossissimo interrogativo: la Fiorentina, a questo punto, vorrà riscattarlo?