CORVINO, Via libera alle clausole rescissorie
Conferenza stampa un po' a sorpresa quella indetta da Pantaleo Corvino, anche se in realtà negli ultimi giorni, ieri in particolare, ci sono stati molti movimenti dentro e fuori dalla sede. Il mercato viola potrebbe essere entrato definitivamente nella fase operativa, dopo giorni e settimane di pure ipotesi. Ecco le parole del d.s. viola.
"Durante l'anno a più riprese ho detto che avrei portato un mio pensiero alla società, quello di utilizzare, e forse saremo i primi, le clausole rescissorie e questo è stato condiviso dalla società. In questi giorni che ho avuto l'ok dalla società ho già iniziato a contattare anche qualcuno e ho cercato di divulgare questo mio pensiero. Credo che i tempi sono importanti, passano per rendere anche più interessanti le cose, che cambiano. Vedo il calcio italiano molto in difficoltà e qualcosa bisogna fare, anche qualcosa che cambia la cultura calcistica. Tutto parte dall'aspetto economico, ma l'Italia calcisticamente è rimasta indietro, vive per quello che ha fatto nel passato. Se c'è qualcuno che condivide queste idee mi può anche aiutare. Io sono molto schietto, nel calcio non mi spaventa nessuna situazione; se qualcuno mi viene a chiedere di essere ceduto io cerco di accontentarlo. Io sto facendo un'altra battaglia, perchè il nostro calcio è in difficoltà; il calcio è un'azienda, e le aziende quando sono in difficoltà vanno aiutate. Ad esempio, anche la legge sugli extracomunitari va abolita, perchè le frontiere devono essere aperte anche nel calcio. Questo parte anche da Firenze, da me ma anche da voi: io sono qua per dire queste cose".
Il diesse parla poi della straordinaria impresa degli allievi: "Vorrei anche esprimere le mie lodi per la nazionale giovanile degli allievi, che sono arrivati imbattuti fino alla finale, che disputeranno domani. Un bravo, quindi, anche a tutti coloro che si occupano del settore giovanile".
Come avverrà tecnicamente l'introduzione delle clausole rescissorie? "Una prima caratteristica è che non siano fuori mercato, perchè è inutile se si mettono cifre che non hanno senso. Io sono pratico, e non mi piace prendere in giro le persone; io terrò conto del mercato. Anzi, se devo mettere qualcosa in meno la metto. Noi questo impegno lo sottoscriveremo, nessuo potrà dire che ce lo siamo inventati".
Qualche giocatore ha già chiesto di voler andare via? "Noi non andiamo sul mercato a mettere il cartellino "vendesi". Il nostro mercato sarà prevalentemente improntato nel tenere i pezzi migliori, e soprattutto chi vuole restare con molto entusiasmo, perchè quest'anno l'entusiasmo vorrà dire molto. Questo è un concetto che ho sempre espresso, perchè è difficile ripetere quanto abbiamo fatto finora, con la conquista di quattro scudetti, quattro Champions League. Quello che abbiamo fatto è una cosa straordinaria e mi preoccupo nel sentire voci che dicono che ci avviciniamo al Milan solo perchè ha venduto Kakà, secondo me sono discorsi sbagliati. Bisogna guardare anche indietro, ad esempio al Napoli, che ha già speso 35 milionid euro, e uguale aveva fatto anche l'anno scorso. Noi ci siamo fidati di questo gruppo e continuiamo a fidarci del gruppo. Nessuno ha chiesto di voler essere ceduto".
Ancora sul mercato: "Il segnale lo stiamo dando noi come società. Noi non andiamo per monetizzare vendendo un buon pezzo. Ognuno è importante nel suo ruolo, il fatto di tenere questi giocatori è un modo per dire che questa società sta facendo sacrifici tenendo solo il meglio. Poi siccome ho detto che contano le motivazioni, se qualcuno mi chiede di essere ceduto sarà accontentato. Io ho già speigato come stanno le cose, il discorso sul budget l'ho già fatto; ho già utilizzato quello di quest'anno, l'ho recuperato quest'anno con le cessioni di Pazzini e Osvaldo e quindi non ho niente d aparte. L'anno scorso ho fatto fatica a trovare un difensore, l'avevo trovato in Barzagli, una volte perso lui non ho trovato nessuno migliore dei nostri. Non creiamo illusioni, io sono abituato a non deludere nessuno".
Sul budget: "L'anno scorso ero con portafoglio, quest'anno sono senza portafoglio, le cose stanno sempre così. E, come già detto, bisognerà lavorare con molta fantasia. Io so benissimo che ci sono 4 squadre che partono sempre davanti, ma noi lavoriamo per cercare sempre di migliorare.
Potrebbe cambiare qualcosa dopo un eventuale accesso ai gironi di Champions? "Se dovesse succedere un superamento di quella fase, ci può stare, ma parlo a titolo personale; se conosco bene la società, penso che un altro sacrificio potrebbe essere fatto. Io adesso parlo per la situazione attuale, non posso supporre cosa accadrà. Posso solo dire che la proprietà non ha mai tenuto da parte, non ha mai conservato".
Ancora sulle motivazioni: "Io dico ai miei giocatori che dopo aver fatto quello che abbiamo fatto forse qualche motivazione può venire meno. E' difficile mantenere quella rabbia agonistica, dopo aver sovvertito ogni pronostico, perchè dopo aver fatto tutto questo in 4 anni qualcuno potrebbe bivaccare. Ma la società ha fame, la proprietà ha fame, l'allenatore ha fame: io mi accontento del mio scudetto, di arrivare prima di Milan, Roma o Juventus. Io ne parlo perchè penso che sia un pericolo e dobbiamo forse dimenticarci di quello che abbiamo fatto e bisogna ripartire da zero".
Sulla Cittadella e il risultato del ballottaggio che potrebbe influire: "Di calcio possono parlare tutti, noi di politica non possiamo parlare. Non voglio entrare in temi che riguardano queste situazioni. Io ho detto che questa città ha una squadra che per 4 anni e fra le prime quattro in uno dei campionati più difficili del mondo e deve attraversare la strada per andare ad allenarsi, mentre quasi tutte le altre hanno un centro sportivo. Quindi la mia proprietà chiede questo, e questo è stato motivo di insurrezione da parte di qualche politico. Io non voglio alimentare niente e quindi vi do questa risposta".
Sulla politica degli extracomunitari: "Alla fine la qualità viene sempre fuori, perchè ad esempio l'Inter ha Maicon e Maxwell, che sono extracomunitari, e fa giocare Santon. Nel calcio tutti vogliono primeggiare, se ci sono delle nazioni in cui gli africani vengono considerati comunitari, io sono in difficoltà (riferimento alla Spagna, ndr). Nel Barcellona ci sono anche altri giocatori extracomunitari che sono importanti, ma se poi riescono a tirar su un ottimo settore giovanile, quella è una bravura loro; è importante che molte qualità arrivino dal settore giovanile e poi vengono coltivate. Il calcio deve trovare la qualità, che non ha età e non deve avere confini. Se questo è già normale nella vita, non vedo perchè devono esistere questi paletti nell'azienda calcio".
Esistono ancora dei giocatori che ha già in mano? E' deluso da Crespo? "Quella di Crespo era un'idea che mi era piaciuta, ed era piaciuta anche a lui. Solo che non c'erano i moduli federali, poi è uscito il nome, confermai l'idea che evidentemente è piaciuta a qualcun'altro. Non porto rancore a Crespo, questo è il calcio. Mi dispiace perchè Crespo era una bella idea e figlia di quello che avevo già detto, cioè che un direttore sportivo dovesse muoversi per tempo. Comunque oltre a Crespo non c'era nessuno, Mister Y era un'invenzione".
Ancora sui centri sportivi, su Felipe Melo e sul budget: "Penso che ogni cosa va valutata nel suo momento storico, per quanto riguarda il centro sportivo. Poi il tempo ti fa pensare che per tanti motivi devi cambiare collocazione: se si faceva a Incisa qualcuno poteva dire che era lontano. In un'analisi attuale si deve pensare che quel luogo non sarebbe il luogo ideale per poter esaltare le qualità di questo club e del suo settore giovanile; a Lecce il discorso era diverso. Dopo 7 anni, visto che c'è una situazione diversa, si può pensare di costruire il centro sportivo in un altro luogo, non solo contando gli spazi per il settore giovanile, ma anche ad esempio per il museo o altre cose economicamente valide. E' vero che Felipe Melo ha avuto molte giornate di squalifica quest'anno, ma nell'Almeria non aveva scontato neanche una giornata di squalifica; e poi, ad esempio, in Italia anche De Rossi ha lo stesso carattere e nell'Italia ha fatto quello che tutti abbiamo visto. Melo contro il Lecce ha fatto un fallo che solo un incontrista può fare e l'arbitro l'ha inteso male; contro la Juventus è successa la stessa cosa. Noi contro Felipe Melo siamo un po' prevenuti, forse perchè tutti si aspettavano un nuovo Liverani. Felipe Melo va valutato come incontrista e a me piace così come è; e il mio consenso l'ho dato anche dopo l'episodio col Cagliari, l'ho sostenuto, mentre in altre occasioni non mi faccio problemi a dare le multe. Infine sul budget, io credo di essere stato abbastanza chiaro; non ci sono fraintendimenti sulle cifre, io ho sforato".
Da chi si comincerà con le clausole rescissorie? "Cominceremo dai più importanti, ho già parlato anche con qualche procuratore. Io ho detto che questa mia idea è stata accettata dalla società e con qualcuno ho anche già parlato e siamo d'accordo nel ritrovarsi a decidere. E questo è in linea con la politica della società. Comunque sulla clausola non esiste trattativa, la cifra è quella che sarà indicata".