PENSIERI DA ESULE, Il vero patrimonio
Firenze è la culla del Rinascimento, uno dei più incredibili concentrati di cultura e opere d’arte mai progettati e realizzati. Eppure i palazzi non si costruiscono da soli, né i quadri, o le statue. Nascono da mani esperte, da creatività uniche al mondo. Per ciò Firenze non è pietra, è arte e intelletto. Firenze è i fiorentini, è la sua gente. E’ il pulsare del loro cuore e delle loro passioni.
Eppure da tempo i fiorentini sembrano essere esiliati dalla loro città. Firenze è patrimonio del mondo, deve essere una grande vetrina, non possiamo “sporcarla” o disturbarla con questioni di vita comune… Da quanto i turisti “usa e getta” entrano in centro più facilmente di noi? Allora da esuli ci permettiamo di dire la nostra: Firenze senza la sua gente non è patrimonio del mondo. Dai primi fondatori di Fiesole, a Lorenzo il Magnifico, a Giorgio La Pira o Don Lorenzo Milani, agli artisti che si sono succeduti nei secoli. Noi, i Fiorentini, siamo patrimonio del mondo.
Cosa sono i nostri monumenti senza di noi? Le nostre opere d’arte, i vicoli della nostra città, muoiono senza i nostri mercati, senza le nostre botteghe, senza quella parlata che da sempre fa innamorare il mondo, senza la nostra antica ironia.
Rileggete le cronache di Pratolini, quella è Firenze! Il genio di Monicelli e di Amici Miei, questo è un patrimonio irrinunciabile! E chi dice che siamo inospitali, si rilegga la nostra storia di accoglienza, chieda agli Angeli del Fango, cosa si siano portati nel cuore di quella Firenze che aiutarono a sollevarsi.
Di nuovo osserviamo il gioco delle parti che paralizza la città: i vincoli, le tempistiche, e responsabilità negate, le manovre economiche sempre sottotraccia. Perché è chiaro a tutti che di interessi si parla, e della rinnovata incapacità di sviluppo della nostra città. Cosa è uno stadio senza tifosi? Il fatto che a Firenze si siano fatti 25000 spettatori a partita anche in C2, può permettere a chi decide, di pensare davvero che siamo disposti a tutto, che in fondo: “Dagli un pallone, una maglia viola, e poi non penseranno ad altro" Cosa è una squadra senza centro sportivo, perché i Fiorentini devono essere condannati a non vincere mai, in nessun sport? Cosa è una città senza sviluppo industriale, una cultura rinascimentale senza una cultura contemporanea? Perché la burocrazia e l’immobilismo devono umiliare ogni progetto?
A Firenze anche le terrazze sono vincolate dalle Belle Arti, anche il nostro amato Stadio, come fosse un monumento che attira turisti a frotte. Eppure di turisti non ne vediamo al Campo di Marte; ma di amanti veri, costanti, disposti a tutto, di quelli sì, ne conosciamo tanti. Ebbene: i Fiorentini vorrebbero tornare padroni delle loro cose, vorrebbero rientrare dall’esilio, vorrebbero che monumenti e storia fossero la base del loro futuro e non il loro eterno giogo. Riapriamo le porte del futuro a Firenze. Ai suoi cittadini, in primis, ma anche a coloro che a Firenze e per Firenze sono disposti ad investire. Fate in modo che si realizzi un Centro Sportivo, o una Cittadella; Che sia al Franchi, a Castello, a Incisa, scegliete Voi. Ma fate veloce, cambiate stile, almeno una volta! E che sia moderna, produttiva, un profittevole monumento contemporaneo. E fatevi garanti, coi proventi che ne verranno, di abbonamenti a costi accessibili per 10 anni, di condizioni comode e agiate per i tifosi e le loro famiglie.
Nuovi tunnel verranno scavati e ci trapasseranno come una lama nel burro, e poi rotaie e rotatorie, strade sempre più strette per creare ingorghi e nuovi parcheggi, a pagamento, sviluppo imposto, profitti per pochi. Quando costruiremo il futuro vero per la nostra città e per la sua gente? Potremo mai andar fieri della Firenze di oggi, oltre che di quella Rinascimentale? Il patrimonio vincolato e da tutelare siamo noi, sono i 25000 della C2 e tutti gli altri che con una nuova struttura tornerebbero a godere dal vivo di quello spettacolo. Persone, cittadini, tifosi, fiorentini. Gente che merita seggiolini comodi, vestiti asciutti, figli da portare allo Stadio. Se il mondo ha diritto di vedere Firenze, i fiorentini hanno diritto di viverla, di innamorarsene, di essere orgogliosi di questa città e dei suoi servizi, della sua modernità. Hanno diritto all’orgoglio, ai sogni. Lo sport è questo, un sogno comune. Ed è giunto il momento che Firenze e la Fiorentina tornino a sognare. E a vincere.
L’esule (la nuova rubrica di Firenzeviola) affronta temi di attualità e non, o semplicemente pensa, racconta: osserva da fuori città, ma con la città dentro. Vivi la passione Viola lontano da Firenze? Pensi di avere pensieri che esulano il comune sentire? Raccontaci la tua storia da esule e la pubblicheremo. SCRIVI ALL'ESULE VIOLA A: esule@firenzeviola.it