LJAJIC, Due su due dal dischetto
Due su due. Che poi mica è detto sia facile. Segnare su rigore, peraltro, sempre sotto la Fiesole. Lui, Ljajic che Firenze chiama in tutti i modi possibili (Liacic, Liliacic...ecc.), non è che si scompone più di tanto. Infondo, l'ha già fatto una volta, può di certo ripetersi. Alla prima occasione scelse l'angolo sinistro, spiazzando il portiere. Chissà se Mirante lo sa, hai visto mai gliel'avesse raccontato Muslera. Comunque sia fu gol, il primo in Serie A con la maglia della Fiorentina. Sotto la Fiesole.
Oggi di nuovo la sfida dagli undici metri. Gilardino che finisce giù sulla rasoiata di Vargas e l'arbitro che fischia senza esitazioni. Il tempo di vedere il gruppetto di ducali intorno all'arbitro scorre mentre Ljajic tiene saldamente il pallone. Infondo, fin da Cortina, Mihajlovic è stato chiaro su certe questioni. E anche su chi può essere considerato lo specialista dei rigori o delle punizioni. E per questa seconda circostanza non resta che scegliere il tipo di esecuzione.
La scelta di Ljajic è fredda, lucida. Senza angolare troppo, ma trovando comunque la direzione opposta alla scelta del portiere. Ancora una volta sotto la Fiesole. Modo di fare sbarazzino, con la giusta dose di sfrontatezza. Ancora una volta con la Fiorentina che va in vantaggio e un finale di gara da portare a casa per i primi tre punti della stagione. Stavolta il Parma non si rialza come fece la Lazio, e la Viola passa. Passa anche grazie al secondo centro dal dischetto del giovane Adem. Un cecchino dagli undici metri. E se non fosse stato per Mirante, in avvio, chissà che cosa si direbbe. Di certo che sotto quella Curva sta crescendo un nuovo gioiellino.