FACCIAMOCI L'ABITUDINE
L'Inter è su Ljajic, anzi, no, su Gilardino: è bastata la presenza degli osservatori nerazzurri sugli spalti del "Franchi" per far scattare l'allarme. Normale amministrazione: con TV, radio e siti internet che ormai riportano in tempo reale le dichiarazioni dei protagonisti del calcio giocato, spesso alla carta stampata non resta che tentare lo scoop di mercato per fare notizia. Con questo resta encomiabile l'opera del cronista che ha scovato Amedeo Carboni e Piero Ausilio intenti ad osservare i giocatori di Parma e Fiorentina. Ma le dinamiche del mercato sono ben altre: e se è vero che ormai il calciomercato dura un anno intero, è altrettanto vero che le missioni degli osservatori ne rappresentano la normale routine. Non abbiamo motivo di dubitare di quanto dichiarato dall'agente di Adem Ljajic, Giorgio Parretti, circa il futuro del proprio assistito, ma anche se, facendo il proprio onesto mestiere, avesse nascosto qualcosa, avrebbe comunque, con un paio di frasi genuine, evidenziato due realtà inequivocabili: "C'era Ausilio al 'Franchi'? E allora?" e "Ma che se ne fa l'Inter di Ljajic con Sneijder, Milito, Eto'o e compagnia cantante?". E ancora: qualche settimana fa, sempre ai campioni d'Europa era stato accostato il nome di Gary Cahill: ma un personaggio molto vicino sia al difensore inglese che alla società nerazzurra, un uomo che ama lavorare nell'ombra, preferendo i fatti alle parole, ha rivelato che in questo momento la "beneamata" a tutto sta pensando fuorché al mercato. E potremmo citare altri esempi, come quello di un Ujpest-Midtjylland dell'edizione 2008 del Torneo di Viareggio: c'erano gli osservatori di mezza Serie A per seguire un giovanotto danese di nome Simon Kjaer, tranne quelli del Palermo, che l'aveva già preso.
Il calciomercato fatto dai media viaggia spesso su una linea parallela a quella del mercato reale, e solo qualche volta lo incrocia. Non stupiamoci, quindi, se tra una settimana si riparlerà di Ljajic, stavolta magari in chiave Juventus, o di De Silvestri o, chissà, di Gulan. Facciamoci l'abitudine, dando il giusto peso a scoop, conferme e smentite. Questo non significa che i gioielli viola siano al riparo dalle mire delle grandi: ma tra il dire e il fare ce ne corre, soprattutto in un momento di crisi finanziaria come quello attuale; non per niente Vargas, Frey, Gilardino e Montolivo, dati come probabili partenti al termine della passata stagione, al 28 settembre 2010 sono ancora dei giocatori della Fiorentina. Ecco, a proposito del capitano viola, molti si sono addirittura indignati del fatto che si parlasse del suo rinnovo a campagna trasferimenti appena terminata e a poco meno di due anni dalla scadenza del suo contratto. E invece è la cosa più normale di questo mondo. Ma questo ve lo racconteremo in un'altra puntata.