LA STORIA INFINITA
Sembrava archiviata, finita, passata e superata, ma forse non era così, non poteva essere così. Quella tra Mutu e la Fiorentina è una "storia infinita", fatta di odio e amore, rispetto e colpi bassi. Non poteva finire con le parole di Becali, non dopo che la squadra viola aveva perdonato di tutto e di più al suo “fenomeno”, non dopo che lui l’aveva ricompensata con le tante magie sul campo.
Arriva fresca fresca dalla Romania, la notizia che riporta un po’ di speranza in coloro che in fondo, agli inchini di Mutu, non erano pronti a rinunciare.
Certo, il rapporto tra il calciatore romeno e la società viola è davvero ai minimi storici e ci sono poche, pochissime possibilità di rivederlo scendere in campo con la maglia viola. Ma se ciò che il sito romeno ha riportato fosse la verità, allora forse, perché no, sarebbe lecito sperare.
Analizzando la versione dei fatti raccontata dalla fonte del media romeno (a loro dire uno degli uomini dell’entourage di Mutu) il dubbio che forse le cose non siano andate come fin’ora erano state raccontate sorge.
L’incipit della favola è sempre lo stesso, quella maledetta telefonata tra Becali e il giocatore, dove il procuratore, a margine di una discussione con Corvino, avrebbe ordinato al suo assistito di abbandonare l’allenamento. L’attaccante romeno avrebbe obbedito senza fare una piega e sarebbe tornato a casa senza presentarsi alla convocazione. La squadra parte alla volta di Bologna senza il suo numero 10, porta a casa uno striminzito pareggio e iniziano le critiche: società, compagni e tifosi si sentono delusi e traditi da colui che hanno sempre difeso. Fin qui è la solita storia, ma adesso la versione “romena” prende un’altra forma: Becali indice la famosa conferenza stampa, dove non permette a Mutu di essere presente e inizia una durissima guerra contro la Fiorentina.
Una vendetta personale, contro l’interesse di Mutu e contro la linea che insieme avevano stabilito sottolinea il sito romeno. Questo peggiora la situazione del “fenomeno” che poco dopo litiga con il suo procuratore e lo accusa di essere lui la causa di tutta questa situazione. Lui voleva riconquistare il posto in rosa mentre invece Becali sembra remare contro.
Chiaro è che se tutto questo fosse vero, allora, la situazione cambierebbe non di poco. Certo, gli errori del romeno non sarebbero cancellati, non basta dire: “Me lo ha detto lui di farlo” per farsi perdonare. Superati i 31 anni non ci si può permettere di non riuscire a distinguere da soli quali siano le scelte giuste e quelle sbagliate. “Se ti dicono di buttarti dal ponte che fai ti butti?” verrebbe spontaneo chiedergli, ma effettivamente da lui non si sa mai che risposta aspettarsi: quando mamma gli ha detto di prendere le pillole, lui le ha prese e quando Becali gli ha detto di lasciare l’allenamento, lui si è rivestito ed è tornato a casa. E’ chiaro quindi che vera o falsa che sia questa storia, Mutu dovrà fare i salti mortali per tornare nelle grazie di Firenze. Sempre che il “presidente”, una volta confermata questa versione, si dimostri misericordioso.