L'ULTIMO RE DI COPPE

29.03.2011 11:31 di  Enrico Mocenni   vedi letture
L'ULTIMO RE DI COPPE
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© foto di Federico De Luca

Duecentotrentanove presenze, quaranta gol segnati, un quantità di assist impossibile da calcolare, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana vinte con la maglia viola indosso, più semplicemente: Manuel Rui Costa. Il vero e unico erede di una tradizione di numeri dieci gigliati, che fa capo al 'Capitano' Giancarlo Antognoni, dal quale il portoghese ha preso il testimone nel cuore ei tifosi e non soltanto. L'incedere leggero sulle punte, quasi in assenza di gravità, sempre a testa rigorosamente alta, il viso sorridente condito da un eleganza nei modi fuori dal comune e la classe antica dei numeri dieci di un calcio che non esiste più, sono caratteristiche inconfondibili che hanno fatto di entrambi vere e proprie bandiere mai dimenticate nella storia della Fiorentina.
Arrivato sulle sponde dell'Arno nel 1994 a ventidue anni, con la Fiorentina di Mario e Vittorio Cecchi Gori appena risalita in Serie A, diventa ben presto l'idolo dei tifosi viola, che in lui rivedono, come detto, la classe dell' 'Unico dieci'. In coppia con un certo Gabriel Omar Batistuta, dopo appena due anni trascina la Fiorentina alla vittoria della Coppa Italia (1996) e l'anno successivo alla conquista della prima e unica Supercoppa Italiana della storia viola contro il Milan. La stagione '98/'99 consacra definitivamente la Fiorentina di Rui Costa come una delle prime quattro forze della serie A.

Con il portoghese a dirigere le danze e Batistuta-Edmundo coppia d'attacco, la Fiorentina rimane in testa al campionato per tutta la prima parte di stagione,salvo poi scivolare al terzo posto per la fuga 'carnevalesca' del brasiliano in gennaio e il successivo infortunio dell'attaccante argentino.
Da lì in avanti la Fiorentina diviene esclusivamente Rui&Bati, il primo inventa calcio mentre il secondo realizza quantità industriali di gol riportando così la Fiorentina, targata Trapattoni, in Coppa dei Campioni nella stagione '98/'99 dopo ben trent'anni nella stagione. Tra una Coppa Campioni densa di soddisfazioni, ma befferda nell'esito finale con un eliminazione ingiusta nel secondo girone di qualificazione e la cessione amara alla Roma del gemello Batistuta, Rui Costa resta l'ultimo baluardo e capitano di una Fiorentina sempre più invischiata nei ben noti problemi societari.
Il 2001 è l'anno dell'ultima vittoria, con Rui Costa capitano che alza al cielo la seconda Coppa Italia della carriera in un 'Franchi' mai così gremito. Di fatto l'ultima affermazione della Fiorentina nella propria storia e anche l'ultima indelebile cartolina del 'Maestro' Rui Costa con la maglia viola, prima dello struggente addio a Firenze nell'estate seguente. In termini cinematografici, il fotogramma finale di un capolavoro lungo sette anni firmato, semplicemente, Rui Manuel César Costa, 'l'ultimo re di Coppe Viola'.