COREA-GIAPPONE, Talenti con gli occhi a mandorla

A cura di Andrea Losapio per tuttomercatoweb.com
06.10.2011 15:47 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: tmw
COREA-GIAPPONE, Talenti con gli occhi a mandorla
FirenzeViola.it

Figli di due mondiali fa. Correva l'anno 2002, in Corea del Sud e Giappone andava di scena uno dei mondiali più controversi dell'intera storia della FIFA, con i Taegeuk Warriors decisamente favoriti dalle direzioni arbitrali a senso unico con Italia e Spagna. Da quel periodo, il nord est asiatico sta crescendo in maniera esponenziale, sfornando talenti a profusione. I Nakata e i Park Ji-Sung del nuovo millennio sono interessanti come gli originali, e qualcuno diventerà anche più completo dei predecessori. Luciano Gaucci probabilmente avrebbe puntato su uno di loro - tra i vari Ahn o Ma Mingyu - per rafforzare la propria rosa, col rischio di trovarsi in casa Yanagisawa o Ogasawara. Oppure - meglio - Morimoto e Nagatomo. Ecco i talenti con gli occhi a mandorla.

Park Chu Young - 1985 - Arsenal - 3 milioni di euro E' l'attuale capitano della Corea del Sud, si è appena trasferito in biancorosso dopo la retrocessione del Monaco in Ligue 2. Inaspettata quanto rovinosa la caduta della società del Principato, con il sudcoreano che ha potuto liberarsi per una cifra decisamente inferiore al suo reale valore. Se le squadre italiane si fossero mosse con anticipo (e non ci voleva molto, visto che la trattativa è andata in porto sulla sirena) si sarebbero potute portare a casa un ottimo attaccante, di sicuro valore, a prezzo di saldo.

Takashi Usami - 1992 - Bayern Monaco - 5 milioni di euro Il 16 di giugno lo raccomandavo nella top five degli extracomunitari, giovani, da acquistare. Un grandissimo giocatore, classe cristallina, può diventare davvero il giapponese più forte di tutti i tempi. Al Bayern Monaco imparerà molto dai vari Ribery, Robben e Muller, anche se il passaggio dai Gamba Osaka alla società bavarese rischia di essere un passo troppo lungo. E' in prestito con diritto di riscatto e con la seconda squadra sta facendo sfaceli. In attesa del definitivo salto fra i grandi.

Ryo Miyaichi - 1992 - Arsenal - 2 milioni di euro - Il valore di mercato sembra basso, ma con lui il Feyenoord ha vissuto sei mesi buoni dopo un blackout durato metà stagione. Accostato a Messi e Ronaldinho, sta adattandosi allo stile di vita - e di gioco - inglese, e ha avuto il permesso di lavoro perché è uno "straordinario talento". Se lo dice la FA, come possiamo contraddirli noi? Il Napoli ci ha fatto un pensierino proprio quando stupiva a Rotterdam, Wenger lo vuole trattenere ma potrebbe prestarlo a breve giro di posta. In prospettiva un talento di dimensioni mondiali.

Shinji Kagawa - 1989 - Borussia Dortmund - 13 milioni di euro - E' passato dalla Serie B giapponese ai gialloneri teutonici, diventando di fatto uno dei più importanti giocatori dell'équipe di Jurgen Klopp, vincitore del Meisterschale della scorsa stagione. Il passaggio da Sahin a Gundogan non è ancora stato metabolizzato, e pure la sua media realizzativa ne sta risentendo, dopo gli 8 gol in 18 presenze della scorsa stagione. Sarà anche per colpa dell'infortunio al quinto metatarso sofferto a gennaio, ma non è ancora il Kagawa che conoscono al Westfalen Stadion.

Keisuke Honda - 1986 - CSKA Mosca - 12 milioni di euro - Un grande 2010, un ottimo mondiale, poi una sorta di blackout, sia mediatico che calcistico. Cercato dal Milan e accostato alla Juve (più per buoni rapporti dopo l'affare Krasic che non per un reale interesse bianconero), Honda sta vivendo alti e bassi nella capitale russa, dopo un impatto straordinario. Alcuni problemi fisici lo stanno frenando, ma la qualità non si discute di certo. Sette gol nella Russian Premier League di quest'anno, prima di un infortunio al menisco che lo ha costretto a saltare la vetrina contro l'Inter in CL, è comunque uno dei prospetti più interessanti in Giappone. E' pronto per una grande.

Makoto Hasebe - 1984 - Wolfsburg - 5 milioni di euro Il talento più cristallino - forse anche il più sprecato - della generazione precedente gli Usami e i Kagawa. Può giocare sia da centrale di centrocampo, sia da terzino, e questa duttilità lo ha portato a essere sfruttatissimo dai vari tecnici avvicendatisi nel corso degli anni. Un Meisterschale storico con la società della Volkswagen, poi il nulla e il rischio retrocessione.

Shinji Okazaki - 1986 - Stoccarda - 6 milioni di euro Come Usami deve abituarsi alla vita in Germania, dove gli attaccanti sono decisamente più seguiti che in Giappone, anche se la Bundes è un campionato che regala emozioni a non finire. Dopo un paio di anni di appannamento, lo Stoccarda sta tornando a dare soddisfazioni ai propri tifosi, ma la concorrenza di Harnik, Cacau e Pogrebnyak è difficile da combattere. Due gol nel corso della stagione attuale.

Lee Chung-Yong - 1988 - Bolton Wanderers - 7,5 milioni di euro Esterno di fascia destra interessantissimo, gioca già da due stagioni, con ottimi risultati, con la maglia dei Trotters. E' fermo ai box per una doppia frattura alla gamba, che lo porterà a rientrare nel corso dei prossimi mesi, ma nel frattempo il Bolton ha inanellato una striscia di risultati deludenti dopo la vittoria iniziale con il QPR. Solo un caso?

Son Heung-Min - 1992 - Amburgo - 4,5 milioni di euro La risposta sudcoreana ai vari Usami e Miyaichi. Primo contratto siglato al diciottesimo compleanno, un anno e mezzo dopo l'arrivo all'Amburgo, è diventato il più giovane marcatore della squadra anseatica in Bundesliga. Ha i crismi del predestinato, molto bravo in area di rigore, sta trovando grande spazio in questa stagione, in virtù anche di un inizio a rilento dell'HSV. E' detto il "Muller koreano".

Ji Dong-Won - 1991 - Sunderland - 2,5 milioni di euro Altro youngster di cui sentiremo parlare a breve giro di posta. E' la riserva di Bendtner allo Stadium of Light, ed è difficile ritagliarsi uno spazio anche in virtù del modulo a una punta (con Sessegnon dietro) utilizzato da Steve Bruce. La cessione di Asamoah Gyan gli ha aperto sicuramente qualche prospettiva in più, ma il tecnico dei Black Cats ci punta moltissimo. Ha già trovato la via della rete nella gara contro il Chelsea, persa per 2-1.

Ki Sung-Yueng - 1989 - Celtic Glasgow - 6 milioni di euro Giocatore interessantissimo, capace di dettare i tempi e costruire gioco. Neil Lennon, tecnico della sponda cattolica di Glasgow, lo considera uno dei pilastri della squadra e in questa stagione ha già pareggiato il proprio massimo di reti in carriera al Celtic Park. Tecnica sublime e geometrie di gioco davvero magnifiche, potrebbe diventare il dopo Modric al Tottenham. In gol in Europa League contro l'Udinese.

Baek Sung-Dong - 1990 - Yonsei University - 1 milione di euro Eccolo, il nuovo Park Ji-Sung. Caratteristiche da furetto, baricentro basso e una tecnica davvero fuori dal comune, è stato uno dei migliori giocatori della Corea del Sud nei mondiali under20. Velocità di gambe impressionante, uno spunto sul breve degno di un centometrista. Ha il grande pregio di giocare ancora in patria e quindi è disponibile a prezzo di saldo: in Europa potrebbe pagare lo scotto del noviziato, ma le capacità poi verrebbero fuori. Un affare.