CORVINO, VOGLIAMO UN ELEMENTO DI ESPERIENZA IN DIFESA. CORLUKA...
Ospite di Lido Cult, l’appuntamento estivo condotto da Claudio Sottili ed organizzato dall’associazione Albergatori, Balneari e Commercianti di Lido di Camaiore col patrocinio del Comune di Camaiore e il supporto della Star Service, Pantaleo Corvino ha parlato alla platea di tifosi, in particolare a quelli del Viola Club Versilia, accorsi numerosi al Pontile di Lido. Ecco le sue parole sul palco della kermesse culturale dove stasera è protagonista il calcio:
"Grazie a voi per avermi invitato e ai tifosi presenti. Quando uno torna a casa è chiamato a pensare non a quanto fatto ma a quello che deve fare. La proprietà ha fatto tanti sacrifici per mantenere il nucleo dello scorso anno, migliorarlo non sarà facile.Cerchiamo delle alternative soprattutto in un reparto in particolare come quello difensivo, anche se ci sono pochi difensori in giro. Vedo Sousa concentrato nel suo lavoro in campo e lo sta facendo con assenze importanti di calciatori impegnati all'europeo. Nell'emergenza ha dato il meglio, ora inizierà il campionato con la Juve che è quanto peggio poteva capitarci. Il difensore? Fino a quando mancano le firme, non ci sbilanciamo. Siamo partiti prendendo dei giovani, gli ultimi movimenti saranno concetrati su giocatori d'esperienza perché abbiamo bisogno di qualcuno importante ed esperto. Corluka? Non voglio entrare nel particolare ma le persone sanno quanto è difficile per tutte le società individuare difensori che sembrano in via d'estinzione. La Juventus rafforzata? Io guardo l'organico di una squadra che può ingannare, i cicli non sai mai quando finiscono. I 5 scudetti sono importanti, ma il ciclo potrebbe finire anche quando sul mercato hai appena compiuto grandi operazioni come quest'anno. Come mai due trentenni? Su Corluka non posso dire nulla, per adesso abbiamo preso Sanchez. Sono due trentenni perché c'era da rafforzare la squadra ed è giusto trovare un mix tra giovani come Hagi e gli altri e giocatori esperti come Sanchez appunto. Sarà il campo a dire se sono alternative come cercavamo o titolari, l'obiettivo è creare un buon gruppo".
C'è poi spazio per qualche aneddoto e ricordo "Mio padre era un tifoso viola, sono stato cercato per la prima volta da Cecchi Gori: mi chiamò Sconcerti, ma non me la sentii di lasciare il Lecce. Poi il trasferimento in viola, venire a lavorare a Firenze è stato un momento straordinario. Non dimenticherò mai lo striscione da avversario e tornare per la seconda volta è un'emozione indescrivibile. I miei acquisti migliori? Pellè per dove è arrivato e Toni, perché a Firenze ha vinto la Scarpa D'oro. Quest'anno farò 500 partite in serie A ed ho avuto tanti allenatori. Io mi sforzo di essere di supporto a chi scelgo, perciò da parte mia non ho avuto cattivi rapporto con nessuno. Qualche delusione sì da parte di chi appunto avevo scelto. Nomi? No, non li facciamo. Lo scorso anno precampionato strepitoso e subito 9 punti alla Juve, quest'anno invece precampionato deludente, come mai? Due motivi, il primo perché lo scorso anno la Fiorentina è partita forte per poi finire in sofferenza: credo che l'allenatore abbia calibrato meglio le forze. Il secondo è che Sousa e il suo staff hanno dovuto far fronte alle assenze di sei giocatori titolari e questo ha creato grande emergenza e disagio".
Il direttore generale ha poi risposto ad alcune domande fatte in alrticolare dai tifosi. Ecco le sue risposte. "Sousa meno sorridente e sereno? Non per me che lo vedo quotidianamente. La concentrazione sua e del suo staff dà queste sensazioni ma con me ci scherza e sorride e parliamo sempre. Vecino e Badelj non vanno venduti? Aggiungo anche Borja Valero, loro non si vendono infatti e nominando questi tre significa già che il centrocampo è buono. Il terzino destro? Ho detto che servivano riserve prima con potenzialità poi con qualità esperte che diano supporto ai titolari. Come ho già detto c'è difficoltà generale a reperire difensori ma ci proveremo fino all'ultimo minuto, laddove non arrivassero prima. Babacar e Gomez? Abbiamo una squadra con sei centravanti contando Rebic già ceduto. Non possiamo tenerne cinque e faremo delle scelte giocando una partita importante da parte mia che ora non posso svelare. Se ci dessero 25 milioni per Vecino e 30 per Kalinic non sarebbe meglio venderli? Bisogna vedere con quelle cifre cosa vai a comprare ma la domanda non me la pongo perché non sono arrivate offerte ma direi comunque di no".
Queste invece le parole di Corvino ai microfoni di TMW Radio: "Vogliamo rendere questa squadra più importante, con alternative importanti. Vogliamo completare la difesa con qualche giocatore di esperienza. Abbiamo mantenuto la struttura dello scorso anno, anche quest'anno la Fiorentina dovrà lottare per le posizione importanti. Siamo in una fase di rodaggio, Sousa ha lavorato in una situazione di emergenza vista l'assenza prolungata dei nazionali. Stiamo completando la rosa, in difesa stiamo cercando di arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati. II ritorno di Tello? Vedremo".