SCACCO AL RE

07.06.2015 11:02 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SCACCO AL RE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Come nella più classica delle partite a scacchi, in casa Fiorentina si è arrivati alle battute finali. Quelle in cui ogni mossa improvvida può portare l’avversario a mettere in scacco il re e a chiudere definitivamente la sfida. Da un lato del tavolo Vincenzo Montella, deciso a non rassegnare in nessun modo le sue dimissioni ma convinto di poter proseguire (con più o meno entusiasmo che sia) la sua avventura sulla panchina viola, onorando il contratto che lo lega alla causa viola fino al 2017. Dall’altro la famiglia Della Valle che, spiazzata dalla risposta dell’aeroplanino di giovedì sera e non del tutto convinta dalle motivazioni del proprio allenatore, si trova nel tremendo dilemma di dover scegliere se continuare con Montella o se puntare su Paulo Sousa, ormai il favorito numero uno per la panchina viola.

I pro di questa situazione, del resto, sono pochissimi per entrambe le parti, mentre sono giganteschi i danni che un muro contro muro causerebbe ai due contendenti: con un esonero infatti, Vincenzo Montella continuerebbe sì a percepire il suo ingaggio per altri due anni ma sarebbe costretto a restare fermo finché un altro club non si accordasse con lui, liberandolo dal “giogo” viola e pagando la clausola rescissoria di 5 milioni, una spada di Damocle che forse il tecnico stesso aveva sottovalutato ma che la Fiorentina non ha la minima intenzione di togliere dal contratto sottoscritto dal tecnico. Nel contempo però, col licenziamento del mister campano, la Fiorentina se da un lato risolverebbe il problema della panchina (affidandosi a Sousa, col quale è in parola da settimane tanto che Pradè di recente è stato una giornata intera a Basilea), dall’altro sarebbe costretta a stipendiare due tecnici contemporaneamente, una scelta che sicuramente non farebbe fare i salti di gioia alla proprietà viola. Una partita a scacchi in piena regola, dunque, in cui si attende solo la mossa decisiva per dichiarare il “game-over”.