D.UCCELLIERI, Il primo violino sotto la Fiesole
Il ricordo di Daniel Uccellieri, giornalista dal 2011, di Fiorentina-Juventus=1-1 del 31/08/2008. Sono sempre stato un estimatore di Alberto Gilardino e di Cesare Prandelli fin dai tempi di Parma. Li ho sempre seguiti anche grazie ad uno dei miei migliori amici, nato e cresciuto a Firenze, ma per motivi ancora ignoti, tifoso dei Ducali. Ero certo che sotto la guida del suo mentore, Gilardino sarebbe rinato a Firenze dopo le stagioni fra alti e bassi con la maglia rossonera. Certo, un inizio del genere non me lo sarei mai aspettato. L'estate non era ancora conclusa, il calciomercato della Fiorentina aveva regalato gioie incredibili, da Vargas e Felipe Melo, passando per il talento Jovetic per finire col botto finale, Alberto Gilardino alla Fiorentina. La mia Play Station 2 era rovente, a PES ho dato l'anima per comprare Gila nella Master League (inutile dire che ho vinto tutto, con Gilardino ovviamente capocannoniere). Dal mondo virtuale a quello reale il passo è breve: prima apparizione ufficiale, preliminare di Champions con lo Slavia Praga, e prima rete in viola per Gila. Era il 12 agosto. Una ventina di giorni più tardi il debutto in campionato, in quella che per tutti è la sfida dell'anno: la gara con la Juventus, incredibilmente alla prima di giornata. “Fiorentina-Juve il 31 agosto, come avere un compito in classe al rientro in aula”, ricordo ancora la frase di Caressa ad inizio telecronaca. Come sempre con la Juve fu partita vera, con Felipe Melo che continuava a caricare il pubblico: idolo vero. Il gol di Nedved mi fece lanciare non poche imprecazioni, che furono decisamente inferiori ai vari “TI AMO” urlati a Frey per la sua parata su Del Piero solo in area gigliata. Ricordo ancora i riccioloni di Jovetic ed i commenti della gente: “oh, questo gioca bene”, il rosso di Felipe Melo e poi lui, il mio idolo. A due minuti dalla fine Gilardino si inventa un gol pazzesco: spalle alla porta, stop col sinistro e girata col destro. In un secondo Buffon è fulminato, la Fiorentina pareggia, Gila si toglie la maglia e sotto la Fiesole suona il violino. Lacrime di gioa.
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