SI TORNA SEMPRE DOVE SI È STATI BENE

03.05.2024 20:00 di  Ludovico Mauro   vedi letture
SI TORNA SEMPRE DOVE SI È STATI BENE
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Si torna sempre dove si è stati bene. Un aforisma per eccellenza da applicare in questo caso ad Antonin Barak, che domenica tornerà per la seconda volta a Verona con la maglia della Fiorentina. Era già accaduto l'anno scorso, quando la trasferta scaligera segnò la svolta della stagione viola, dando il là agli ultimi due mesi con un filotto di vittorie in campionato e l'approdo nelle due finali disputate. Quel lunedì sera la sbloccò proprio il ceco, con il più classico dei gol dell'ex, dando ossigeno ad una Fiorentina che non trovava continuità in campionato e aveva appena messo in archivio l'ostacolo Braga in Conference.

Fu l'inizio di una serie di gioie
Barak era stato riscattato un mese prima dal club di Commisso, quella sera purgò i suoi vecchi compagni e poi fece lo stesso in serate europee ben più illustri, come in casa contro il Sivasspor o nell'ormai celebre notte di Basilea. Era la fine della sua prima stagione in riva all'Arno, sicuramente vissuta con più intensità rispetto a quella attuale. Pronti via e subito un'infezione polmonare lo rallenta per tutta la preparazione estiva, lasciando strascichi e difficoltà che l'hanno reso quasi invisibile nella prima parte di stagione. Poi la ripresa, qualche squillo - e non da poco, vedi andata e ritorno col Maccabi Haifa - e il ritorno in nazionale, un anno dopo l'ultima volta.

Casa dolce casa: di nuovo al Bentegodi
Domenica la Fiorentina tornerà nella "sua" Verona, dove ha vissuto un biennio da favola, e le chance di giocare sono ben alte. È facile immaginare infatti che Italiano schieri al Bentegodi un undici assai diverso rispetto a quello sceso in campo ieri col Brugge, un po' come accaduto con Salernitana e Sassuolo, dando fiato a chi vorrà inserire mercoledì in Belgio per conquistare la finale di Conference. Proprio coi neroverdi, dopo l'apparizione quasi da pesce fuor d'acqua all'Arechi, Barak ha rivisto la gioia del gol. In Veneto è probabile che ritrovi la maglia da titolare, o comunque un largo spezzone di gioco, per un appuntamento che il mondo Fiorentina non vivrà col pathos di tre giorni dopo ma dal quale passano, come spiegato a ripetizione, altri tre fondamentali punti per la corsa al settimo e ottavo posto. E allora sarà un'altra occasione per il ceco, nella sua (vecchia) "casa dolce casa" per dare continuità al gol di una settimana fa e dare ancor di più il proprio contributo alla causa viola.