SOUSA, Ecco il retroscena sui controlli antidoping
Paulo Sousa in conferenza stampa ha sottolineato l'inopportunità dei controlli antidoping alla Fiorentina, ben tre in una settimana, preso dal tecnico come un segnale di "considerazione". Le sue parole però hanno dato adito a degli equivoci che Firenzeviola.it cerca di chiarire. Il portoghese in realtà non si è arrabbiato per i controlli in sé, ma per i tempi. I giocatori della Fiorentina sono stati infatti controllati già mercoledì dopo la partita di Palermo (due, come da prassi) e domani sera verranno controllati, altri due, dopo la gara con la Lazio. Con i tempi così ristretti tra una gara e l'altra, la commissione antidoping ha pensato bene di fare anche un controllo a sorpresa questa mattina su altri quattro giocatori viola.
I controlli a sorpresa non sono così inusuali (li ha avuti anche la Juve in queste ore) ma proprio perché non preventivati, hanno rovinato i piani dell'allenatore che voleva un allenamento in piena regola e in tutta tranquillità almeno oggi. Cosa che non è stato possibile fare. La convocazione per la seduta odierna era infatti per le 9.30 ma i giocatori, proprio per permettere all'antidoping di fare i prelievi, sono andati in campo alle 11.30 passate, con grande ritardo dunque sulla tabella di marcia di Sousa, anche perché, come si può immaginare, non tutti i controllati sono riesciuti a fare subito pipì a "comando". Un ritardo che ha dunque disturbato e fatto arrabbiare non poco il tecnico, fiscale come sempre, nel preparare le partite.