IL PRIMO MIRACOLO DI DIEGO
"Ci volevano altre conferme per capire quale Della Valle ha potere, fascino, carisma? Chi con poche parole è stato capace di far svoltare la storia di questa opaca Fiorentina, chi ha capacità, oserei dire, miracolose? Chi se la sente di alzare la mano e dire che avrebbe pronosticato una vittoria contro il Milan? Anche se lo fate, non ci crederei mai! Come sinceramente non credevo ai miei occhi quando la palla di Amauri è finita in rete ed ho concessi a loro di fare uscire lacrime di gioia e rabbia, sfinimento e sbigottimento. L’urlo del goleador è stato quello di tutti i tifosi viola, l’abbraccio con i compagni quello di tutta la città. Gli ultimi minuti di una partita, ci hanno visto spesso vanificare il risultato mentre ieri ci hanno regalato una goduria infinita.
Era già una sorpresa, e che sorpresa, il ritorno del Patron per eccellenza a parlare con la squadra, ad interessarsi delle nostre sorti in una continuità di intenti col fratello Andrea che ci riporta indietro ai “bei tempi”. Ma quale magistrale sceneggiatore poteva scrivere quanto è successo in seguito? Il destino, la paura, il caso, la sorte, l’impegno, la costanza, la determinazione, il fattore C e chi più ne ha, più ne metta ma l’importante è che il risultato non cambia: abbiamo sbancato S.Siro!
Resta una vena di rammarico per tutto il tempo in cui siamo stati orfani del nostro Padre calcistico, di quanto sia stato sordo al grido del popolo viola in difficoltà. Ma oggi non vale recriminare, voglio seguire le indicazioni di ADV: solo i perdenti guardano il passato, adesso concentriamoci sul futuro e godiamo del presente.
Il capo li deve avere impressionati così tanto che la trasformazione è stata totale. Bravi tutti! Hanno lottato con le unghie e con i denti, sfidando anche le decisioni arbitrali che, in queste circostanze (dicasi contro le squadre strisciate) regalano il “rigorino” d’ordinanza. Maxi Lopez ha avuto uno svenimento in area, non meno eclatante di quello subito dal Milan contro il Barcellona per il quale, come al solito, hanno belato per tre giorni. Però la Viola era tosta, capivi che non si sarebbe arresa facilmente. Prima del fischio d’inizio avrei sottoscritto una sconfitta dignitosa, ma c’era in campo qualcosa di nuovo: una squadra.
Poco importa avere fermato i rossoneri a favore della Juventus, il regalo più grande lo abbiamo fatto a noi stessi che, dopo due anni di stenti, avevamo voglia di impresa.
Resta basilare non mollare la presa e sbatacchiare il Palermo mercoledì a Firenze che sono sicura, dopo questa prestazione, riempirà il Franchi di affetto ed energia per spingere la Fiorentina lontana dalla palude della zona retrocessione.
Come la squadra dice di giocare meglio in trasferta, anche Diego si è ripresentato lontano dalla nostra città ma, per completare l’operazione riavvicinamento, lo aspettiamo in balaustra per poter chiudere il capitolo delle incomprensioni e programmare un futuro più roseo, anzi più viola!"
La Signora in viola