40 GIORNI E 11 GARE AL GIRO DI BOA: LA FIORENTINA RIPARTE DA COMO E COLTIVA IL SOGNO DI "CAMPIONE D'INVERNO"

23.11.2024 19:00 di  Niccolò Righi   vedi letture
40 GIORNI E 11 GARE AL GIRO DI BOA: LA FIORENTINA RIPARTE DA COMO E COLTIVA IL SOGNO DI "CAMPIONE D'INVERNO"
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© foto di Federico De Luca 2024

È ricominciato uno dei campionati più incerti degli ultimi anni, che da qui a Natale ci svelerà un po’ meglio chi resterà iscritto alla corsa Scudetto, o quanto meno alle posizioni più nobili della classifica. La Fiorentina ripartirà dal Sinigaglia di Como per affrontare la squadra di Cesc Fabregas, un club che finora ha raccolto molto meno di quanto proposto e, per tale motivo, da non sottovalutare assolutamente. Palladino e i suoi ragazzi vanno a caccia della settima vittoria consecutiva e, in generale, il nono risultato utile consecutivo in campionato, con l’obiettivo di arrivare alla gara di settimana prossima al Franchi contro l’Inter con gli stessi punti dei Campioni d’Italia in carica. Per centrare questo risultato Palladino potrà contare su un ritrovato Danilo Cataldi, rimasto fuori nelle ultime tre gare contro Genoa, Torino e Verona per un problema al polpaccio. Non ci sarà invece Albert Gudmundsson, ancora alle prese con il recupero dell’infortunio al flessore della coscia. L’islandese ha già ripreso ad allenarsi con i compagni e per questo la clessidra che scandisce il suo rientro sta esaurendo gli ultimi granelli di sabbia. Lecito immaginarlo in campo domenica prossima contro l’Inter, vedremo se sarà della partita già giovedì in Conference League contro il Pafos. La Fiorentina ha dinnanzi a se un mese fatto di tantissimi impegni decisivi e Palladino è conscio di non dover affrettare i tempi di recupero del numero 10. Anche perché questo Beltran visto da Lecce in poi sembra tutt’altro che un ‘rimpiazzo’.

11 GARE IN 40 GIORNI - Tantissime gare dicevamo, nello specifico ben 11 nei prossimi 40 giorni, fino al 4 gennaio, giorno in cui a Firenze arriverà il Napoli, nel match che segnerà il giro di boa della Serie A. Da quel punto si potrà tracciare una vera e propria linea su quello che è stato e quello che potrà essere. Non solo perché si vedrà la posizione in classifica dei viola a metà stagione, oltre che conoscere il destino in Conference League e Coppa Italia, ma anche perché il mercato sarà aperto e ci sarà la possibilità di ulteriori innesti per continuare a coltivare tutti i sogni del caso. Fino a quel momento, però, l’obiettivo di Palladino sarà quello di riuscire a gestire al meglio un gruppo chiamato a dover affrontare una partita ogni tre giorni. Al Viola Park non manca di certo il personale e dunque anche i vari Pongracic, Kayode, Biraghi Mandragora, Ikoné, Sottil, eccetera, dovranno rispondere presente.

LA CORSA AL TITOLO D’INVERNO - Sullo sfondo il piccolo, grande, sogno, che qualcuno pronuncia a bassa voce, è quello del titolo di ‘Campione d’Inverno’. Certo un “premio” che in palio non ha fondamentalmente nulla, ma che darebbe ulteriore slancio ad un gruppo che sta mettendo in mostra doti eccezionali. Sul totale dei 90 casi finora, la squadra campione d'inverno ha poi vinto lo scudetto 61 volte. Dunque nel 67,8% dei casi. Inoltre, nelle ultime dieci stagioni, la squadra in testa alla classifica al termine del girone di andata aveva un minimo di 41 punti (il Napoli nel 2015/16) e un massimo di 53 punti (la Juventus nel 2018/19). Se continuasse con lo score avuto finora, la Fiorentina arriverebbe al 5 gennaio con circa 40 punti. Una media - per quanto possa valere - leggermente al di sotto dei casi presi in esempio. Certo, la mancanza di una ‘schiacciasassi’ potrebbe bilanciare tutto…