BENASSI, SONO MENTALMENTE PIÙ FORTE. SPERO DI SEGNARE ANCORA. L'IMPRECAZIONE...
Dalla sala conferenze di Coverciano, sede del ritiro della Nazionale, l'uomo del momento in casa viola Marco Benassi parla davanti ai giornalisti. Ecco le sue parole raccolte da FirenzeViola.it:
Visto il buon momento, speri nell'esordio? "Sono venuto per dare il massimo e dare il mio contributo. Non penso all'esordio ma a fare bene poi sceglie il ct. Per quanto riguarda il mio momento è il migliore in serie A. Ho iniziato nel migliore dei modi mentalmente, più libero. Con le mie caratteristiche spero di segnare il più possibile ma sarà difficile".
Che anno sarà per la squadra viola? "Il nostro obiettivo è migliorare e arrivare almeno settimi ed entrare in Europa. Ma pensiamo partita per partita. Berardi? Ha subito chiesto di stare in camera insieme perché ormai siamo coppia fissa".
Nazionale e presunta bestemmia? "Quando non venivo convocato pensavo che mi mancasse qualcosa, in queste tre partite sono riuscito a tirare fuori quel qualcosa in più e sono orgoglioso. È stata un'imprecazione durante la partita, non è inusuale in campo ma la Federazione ha preso in esame le immagini e il caso è chiuso. Troppa attenzione? Non seguo i video degli altri, o cosa è successo a Mandragora, ma il mio caso è chiuso"
Pochi italiani? "Avere meno scelta è più difficile ma quelli che siamo qui faremo il massimo per migliorare la Nazionale. Problema reale? Sicuramente ci vuole il coraggio di buttare dentro i giovani. Io devo ringraziare Stramaccioni per avermi buttato in prima squadra nell'Inter a 18 anni".
Pizzico di orgoglio per i tre viola? "Fa piacere, obiettivo della società quando ha iniziato il processo iniziato già lo scorso anno. La Polonia? Centrocampo forte ma anche davanti sono bravi, dovremo essere bravi anche noi a sfruttare le nostre caratteristiche".
Segreto viola? "Penso che la forza principale sia il gruppo, la tragedia ci ha uniti in maniera incredibile. Prima mandavamo avanti Davide a rappresentarci ed ora siamo responsabilizzati e giochiamo per una persona che non c'è più".
Nella Fiorentina segnano molto i centrocampisti, come mai? "Oltre al merito dei giocatori penso sia merito di Pioli e di come prepara le gare, essendo più vicini alla porta possiamo segnare di più
Esperienza al Torino per mancanza di coraggio del club? "Il motivo è stato che negli ultimi due mesi non avevo più giocato per motivi di modulo. Non so se per età o ragione effettiva, ma la mia motivazione per essermene andato è quella".
Trafila azzurra aiuta? "Conta perché ci conosciamo per essere cresciuti nelle giovanili e sai già cosa significa giocare per la Nazionale, come orgoglio ed esperienza".