DUE GIORNI (O FORSE MENO) PER DECIDERE: LE IDEE DI ACF TRA IL RITIRO E L'ESONERO DI PIOLI
Adesso Stefano Pioli è davvero in bilico. Il comunicato emesso alle 19 di oggi dalla Fiorentina suona come una decisa presa di posizione sul delicato momento che sta vivendo tutto l’ambiente viola, ferito in maniera quasi letale dal ko contro il Frosinone che ha segnato l’apice di una fase in cui nel girone di ritorno la squadra ha ottenuto appena due vittorie. L’ipotesi dell’esonero dell’allenatore sembra essere tutt’altro che campata per aria. Anche perché al momento è la società stessa che non si sente di escluderla, visto che per dare una violenta scossa allo spogliatoio (dal quale oggi, tra il torpore generale, si è levata forte e chiara la voce di Pezzella) in vista della semifinale di Coppa Italia a Bergamo si è resa impellente la necessità di un segnale preciso, che potrebbe appunto coincidere con l’allontanamento del tecnico (per Pioli si tratterebbe eventualmente del quinto esonero consecutivo dopo quelli con Palermo, Bologna, Lazio e Inter).
TRA 48 ORE - Serviranno però forse due giorni perché la Fiorentina prenda una decisione sull’argomento, visto che il rischio di fare una scelta così delicata a caldo potrebbe non essere la via più saggia da seguire (se si decidesse adesso, oltretutto, Pioli sarebbe già un ex). Ecco perché la società di viale Fanti sta valutando un ventaglio di ipotesi su come comportarsi da qui alla giornata di martedì, quando in ogni caso sarà presa una posizione (ma non è escluso che già domani si possa sapere qualcosa di più). L’esonero dell’allenatore resta la tesi più gettonata, anche se non tutti in società sembrano essere d’accordo ed è per questo che esiste anche la soluzione ritiro fino alla partita di domenica prossima contro il Bologna, dove è atteso in ogni caso un cambio di passo indipendentemente da chi siederà in panchina contro l'ex Mihajlovic.
CHI AL POSTO DI PIOLI - La gamma di idee è piuttosto ristretta visto che, in caso di cambio di guida tecnica, non sarebbero molti gli allenatori disposti ad accettare per solo un mese e mezzo il ruolo di traghettatore di una squadra che, oltre a salvare la faccia, si gioca anche la conquista di un trofeo. Restringendo il campo dei nomi, la candidatura che potrebbe essere in pole position sembra quella di Edy Reja, già contattato da Corvino due anni fa quando la Fiorentina valutò l’esonero di Sousa dopo l’eliminazione in Europa League contro il Borussia ‘Gladbach. Assieme a lui, ci sono le candidature di Zaccheroni e De Biasi, mentre pare difficile che Donadoni (già contattato in passato dai Della Valle) possa accettare di venire a Firenze con un contratto di soli due mesi. Da valutare anche la suggestione Montella, che tuttavia potrebbe essere il preludio di un accordo più lungo anche in vista della prossima stagione. Viva anche la soluzione interna che porta a Bigica, anche se la poca esperienza e l’alta posta in palio del 25 aprile potrebbero non dare grosso credito a questa suggestione (la Primavera oltretutto venerdì si giocherà un'importante finale di Coppa Italia). Una scarica di adrenalina - o per meglio dire un elettroshock - investierà in ogni caso molto presto tutto l'ambiente viola.