IL GOL PERDUTO
Ultimamente non è più soltanto una questione di precisione in zona tiro. La Fiorentina che pur vantava una buonissima posizione nella graduatoria delle squadre che arrivano con maggior facilità al tiro ultimamente sembra essersi persa proprio in attacco, e anche i numeri delle conclusioni sono in discesa. Colpa di un calendario non semplice, ovvio, ma anche di una ripresa dopo la sosta di gennaio a dir poco faticosa.
I viola se n'erano andati in vacanza con un bottino offensivo tutto sommato sufficiente, tanto più alla luce delle difficoltà di Thereau finito sempre più ai margini del gruppo anche per i problemi fisici. Tre gol di Simeone divisi tra Sassuolo, Milan e Inter e spalmati più o meno nell'arco di un mese (da inizio dicembre 2017 a inizio gennaio 2018) e un centro di Chiesa sempre con il Sassuolo, oltre al gol di vittoria del ceduto Babacar in quel di Cagliari.
Poi, però. le bocche da fuoco si sono a dir poco inceppate. Il gol della bandiera di Carlos Sanchez a Genova contro la Sampdoria, quello di Gil Dias al Verona e l'ultimo di Chiesa al Bologna rappresentano le uniche tre realizzazioni della Fiorentina nelle ultime quattro partite con un passivo di reti incassate da dieci gol. Numeri che testimoniano un attacco in difficoltà, ancora ignaro di come potrà inserirsi il neo acquisto Falcinelli. Per Pioli, anche sotto questo profilo, il lavoro in settimana non mancherà.