ITALIANO: "ORA DUE PUNTE DI GRAN LIVELLO. VLAHOVIC? IL GRUPPO NON NE RISENTIRÀ"

04.02.2022 14:02 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: a cura di Andrea Giannattasio
ITALIANO: "ORA DUE PUNTE DI GRAN LIVELLO. VLAHOVIC? IL GRUPPO NON NE RISENTIRÀ"

Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola sono attesi dalla 24a giornata di campionato e l'avversario di turno è la Lazio, reduce dal pareggio per 0-0 in casa contro l'Atalanta. Dalla sala stampa "Righini" dello stadio Franchi ha preso come di consueto la parola il tecnico Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni:

Sullo stravolgimento della rosa in attacco e i criteri di scelta: "Sono arrivati due giocatori di livello assoluto, due attaccanti puri: Piatek è un grande uomo d'area, Cabral ama legare il gioco e venire fuori area: è capace di far gol in tutti i modi. Ora entrambi partono alla pari, chi sta bene e sarà più veloce nel capire cosa voglio avrà più chance dell'altro. Diamo tempo a tutti, entrambi arrivano da un modo di giocare diverso e con calma. Abbiamo bisogno del loro guizzo, abbiamo perso quello che finalizzava questo gioco ma abbiamo due ragazzi che avranno voglia di mettersi in mostra e a disposizione della Fiorentina".

Sulla sfida di domani con la Lazio e l'importanza di una vittoria: "Sarebbe importante vincere: questa partita è particolare, come tutte quelle dopo le soste. Ci sono delle incognite enormi. Abbiamo lavorato con 13-14 elementi, solo da due giorni sto lavorando con la rosa al completo. E' un gran bel rebus quando si sta tanto fermi. La Lazio è una delle squadre più forti del campionato, è allenata benissimo e sa punirti da un momento all'altro. Se riuscissimo a vincere sarebbe tanta roba. Cercheremo di ottenere questo. In casa sappiamo esprimerci in modo eccellente e speriamo di continuare".

Su Cabral e Piatek e le somiglianze con Vlahovic: "Fin dal ritiro, con chi ha iniziato a lavorare con me, abbiamo dovuto lavorare un bel po' per mettergli dentro quel meccanismo che non aveva. Lo stesso dovrà avvenire con chi è arrivato ora, cercheremo di metterli velocemente in condizione di adattarsi e di darci una mano. Per caratteristiche è Cabral che assomiglia più a Vlahovic, perché ama giocare fuori area. Piatek è un'alternativa quando hai il dominio delle gare, che si muove bene negli ultimi 16 metri".

Su chi giocherà dal 1' in attacco domani: "Piatek non è stato bene, ha fatto solo gli ultimi due allenamenti. Dobbiamo valutare bene per fare le scelte migliori. Vedo grande disponibilità da parte loro. Sono convinto che daranno l'anima. Non vedono l'ora di far parte di una squadra che fino ad ora ha fatto molto bene".

Se quella di domani sarà la partita del riscatto del gruppo: "La squadra è convinta del lavoro che si sta facendo, fa progressi di settimana in settimana, fa progressi e cresce, sa che lavorando in un certo modo ci si potrà togliere grandi soddisfazioni. Abbiamo perso un grande compagno di squadra e un grande finalizzatore. Ma si va avanti, il nostro è un gruppo unitissimo. Dobbiamo andare ad attaccare con grande ferocia ogni partita, siamo convinti della nostra forza. La squadra ha sempre dimostrato anche nelle esultanze di avere stima in se stesso. Il gruppo non ne risentirà".

Su quanto è rimasto sorpreso dall'addio di Vlahovic: "Non ero estraneo a questa situazione, era una questione personale, era una cosa che andava avanti da tanto tempo e che si è conclusa in questo modo. Io posso solo cercare di non far rimpiangere chi è andato via. I due che sono arrivati mi danno grandissima fiducia, daranno tanto per la causa in una piazza straordinaria".

Sugli esterni e la disponibilità di Gonzalez: "E' vero, io considero gli esterni come attaccanti aggiunti ma dobbiamo aumentare la nostra percentuale in zona gol. Le occasioni le abbiamo, dobbiamo mettere più gol e più assist. I gol arriveranno per forza di cosa, sono tutti in grande crescita. Mi auguro di avere più presenza in zona gol. Gonzalez è arrivato un po' acciaccato ma non sembra nulla di particolare. Oggi faremo la rifinitura ma penso che sarà a disposizione".

Sulle parole di Commisso che deve riflettere: "Ho parlato con lui, era molto disteso: quando parla con noi lo è. Ha mostrato grande vicinanza e carica alla squadra. Gli ho detto che dobbiamo continuare su questa strada. Lo stesso gli ha riferito Biraghi, io l'ho sentito carico e lui ci ha spronato a fare quello che stiamo facendo".

Se si aspetta un salto di qualità da Amrabat ora che Pulgar non c'è più: "Sì, si giocherà il posto con Torreira: per me Amrabat con caratteristiche diverse può farlo, anche in questo girone d'andata quando è stato chiamato in causa ha dato una grandissima mano perché è bravo ad andare a contrasto, deve velocizzare la trasmissione della palla e giocare più in verticale. Sono certo che crescerà tanto".

Se si sente tradito da Vlahovic: "No, io con lui parlavo solo di questioni di campo: mai delle sue vicende con la società".

Sul recupero di Sottil: "E' cresciuto molto in zona gol: è tutta una questione di convinzione, i numeri e le percentuali crescono quando sei convinto di ciò che fai. A Cagliari ha fatto un grandissimo gol ma tutti gli esterni hanno avuto fin qui tante occasioni. Riccardo come gli altri esterni è in grande crescita".

Sulle parole di Pradè su di lui: "Sposo le parole del direttore, sono sei mesi che lavoriamo e ci stiamo conoscendo sempre meglio. A Firenze mi trovo troppo bene e sono felicissimo di lavorare in questo ambiente, ho trovato gente appassionata e che lavora 24 ore su 24 per ottenere risultati. Per quanto mi riguarda questo è il mio pensiero. Sta crescendo l'intesa con la proprietà e la condivisone è totale, vedremo in futuro come si evolverà la nostra collaborazione".

Su chi è il rigorista della squadra: "Abbiamo 3-4 rigoristi, Piatek e Cabral sono rigoristi, così come Biraghi che a Cagliari è stato sfortunato. Chi se la sente tirerà in partita i rigori, dipenderà dall'occasione".