L'APERTURA DI COMMISSO E LE ROCCE DA SCAVARE: IL PUNTO SUL FRANCHI
Prima il 2026, poi il 2028, ora almeno il 2029. La data di scadenza per il termine dei lavori di ristrutturazione per il "nuovo" stadio Franchi realizzato dallo studio Arup dopo il concorso indetto dal Comune di Firenze ormai nel marzo del 2022, slitta sempre più in là. Per la nuova Sindaca Funaro la sfida è in ballo tra ciò che le ha lasciato in mano il sindaco uscente Nardella, primo fautore del progetto, e ciò che dovrà fare ancora per portare a termine un progetto epocale. La buona notizia è arrivata direttamente dalla Fiorentina e da Commisso che ha definitivamente aperto a una possibilità di "dare una mano" al progetto in cambio di agevolazioni successive, ora però arriva il bello.
La questione rocce sotto la Fiesole
Già, perché nel primo vero cantiere aperto al Franchi per la ristrutturazione della Curva Fiesole ci sono stati i primi intoppi che almeno per ora paiono per fortuna risolti. Il progetto di modificare la Curva Fiesole, avvicinandola al campo e cambiandone la forma, si è scontrato con delle rocce poste alla base della struttura dall'architetto Nervi molto difficili da scalfire. Per questo sono state "convocate" due escavatrici speciali arrivate ieri a Campo di Marte e pronte a perforare la roccia per mettere dei pali che serviranno per avvicinare la curva al campo. Intoppo sistemato dunque, anche se i lavori si sono dovuti fermare e hanno avuto qualche intoppo: la scadenza realistica ad oggi resta quella del 2029 ma a Palazzo Vecchio vogliono fare di tutto per accorciare i tempi magari proprio grazie all'intervento di Commisso.
L'apertura del presidente viola
Nell'intervista a La Nazione di qualche giorno fa, Commisso ha aperto forse nella maniera più importante vista fin qui, almeno negli ultimi anni: "Sono disposto a valutare eventuali investimenti, ma devo avere la certezza e tutte le informazioni sui lavori che stanno facendo ora e su tutto ciò che manca". Questo non vuol dire che Fiorentina e Comune di Firenze abbiano un accordo, anzi, però si può finalmente discutere - e le parti lo stanno facendo già da settimane - di project financing e di metodi con cui si possa tutti trarre vantaggio. E in questo momento, sulla questione Franchi, è la cosa migliore che potesse accadere.