TERRACCIANO E TERZIC SI SALVANO NEL GRIGIORE DI UDINE

31.08.2022 20:34 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
TERRACCIANO E TERZIC SI SALVANO NEL GRIGIORE DI UDINE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

TERRACCIANO - Finisce in mezzo tra Deulofeu e Beto e sul gol del vantaggio friulano può fare poco, è invece importante la sua uscita su Beto qualche minuto dopo. Poco impegnato nel secondo tempo manda in corner l’unico tiro dell’Udinese, 6,5

VENUTI - Resta il dubbio di un presunto fallo sul pressing di Deulofeu che gli ruba palla e offre l’assist per il gol (semplice) di Beto. Nella ripresa viene spesso ripreso da Italiano che poi opta per una sostituzione che sa di bocciatura, 4,5

Dal 22’st BENASSI - Ormai adattato al ruolo di terzino anche per lui manca un po’ la misura negli appoggi, 5,5

IGOR - Resta tra i più sicuri dietro ma nel finale del primo tempo anche lui partecipa alla fiera delle disattenzioni favorendo qualche ripartenza avversaria. Ammonito nel finale, non è insuperabile, 5,5

QUARTA - Una sbavatura in appoggio, in avvio di gara, che per fortuna Beto non riesce a concretizzare. Ancora in sofferenza sull’attaccante bianconero si vede superare intorno alla mezz’ora salvo andare vicino al pareggio, di testa, sugli sviluppi di un corner. Nel secondo tempo alza il pressing oltre la metà campo ma con poco costrutto, 5,5

TERZIC - Titolare come gli era capitato a Empoli comincia con buona disinvoltura monitorando anche il primo tentativo di Lovric ma di lì a poco anche Pereyra lo mette in affanno. Un buon cross (per Cabral che non ne approfitta) nel primo quarto d’ora di una ripresa in cui fa il suo, 6

MALEH - Qualche problemino nel primo quarto d’ora quando fatica a controllare qualche pallone di troppo mentre alla lunga anche contrastare la rapidità dell’Udinese gli crea qualche difficoltà, 5

Dal 33’st AMRABAT - S.v.

MANDRAGORA - Titolare in cabina di regia cerca spesso di servire gli attaccanti per vie centrali ma con poche fortune. Arriva raramente al tiro e ci prova poco dalla lunga distanza, 5,5

BARAK - Sul centro destra della metà campo, nel primo tempo pare meno coinvolto nel gioco rispetto alla gara con il Napoli. Stessa musica in una ripresa fortemente in ombra, 5

Dal 40’ st IKONÈ - s.v.

KOUAMÈ - Marcato stretto da Masina nel primo tempo si vede poco anche se è suo il tiro da posizione defilata che costringe Silvestri a respingere con i pugni a ridosso dell’intervallo. Ha più spazio nel secondo tempo quando cerca di aumentare i giri del motore ma quasi mai arrivando al cross, 5,5

CABRAL - Il primo invito di Saponara è complicato da raccogliere, lui si fa apprezzare in ripiegamento difensivo ma quando tenta le percussioni in area, nel primo tempo, non sfonda. In apertura di secondo tempo rimedia il giallo a metà campo poi ci prova senza troppa convinzione con un paio di colpi di testa. Esce nel finale dopo 80 e passa minuti di apnea, 5,5

Dal 40’ st JOVIC - S.v.

SAPONARA - Prova a innescare Cabral su uno dei primi palloni offensivi ma il suo tocco è un filo lungo. Poco servito gioca sul filo del fuorigioco trovando però poca profondità. Si rivede nella ripresa quando avvia una buona azione sulla sinistra ma è troppo poco, 5

Dal 22’st SOTTIL - Non cambia l’inerzia di una prestazione collettiva sotto tono, 5,5

ITALIANO - La turnazione preventivata alla vigilia c’è, riguarda Milenkovic, Amrabat e Jovic che lasciano spazio al ritorno dal 1’ di Igor (con Quarta) e a Mandragora e Cabral, mentre la catena di sinistra è composta da Terzic e Saponara. Il problema però è una manovra sterile, un possesso palla che non avvicina la squadra all’area di rigore impedendole di rimediare al gol di Beto. I tanti cambi rendono la Fiorentina ancora impossibile da decifrare, ma danno la sensazione di un gruppo di calciatori che non abbia mai giocato insieme e oggi a Udine il risultato ne è una conseguenza, 5