TRA VACANZA E LAVORO: IL TOUR DI BURDISSO IN QATAR
Una full immersion di solo calcio della durata di circa dieci giorni. Tra stadi avveniristici sparsi in pochi chilometri quadrati di distanza e il sogno di alzare il trofeo più ambito di tutti. È stato un tour molto proficuo quello che il direttore tecnico della Fiorentina Nicolas Burdisso (seguito in Qatar dalla famiglia) ha portato a termine nella giornata di ieri. L’occasione migliore per vedere dal vivo e all’opera i quattro viola convocati al Mondiale - anche se per qualcuno lo spazio o è stato ridotto al minimo, come nel caso di Jovic, o non c’è proprio stato, ed è la situazione di Zurkowski - e per prendere appunti sui profili che potrebbero fare al caso della squadra di Italiano già a partire dal mercato di gennaio.
Non solo però. Il dirigente, anche per ragioni di cuore, ha scelto di assistere anche alle tre gare che la “sua” Argentina ha disputato in Qatar durante il periodo della sua permanenza, ovvero quelle contro Messico, Polonia ed Australia. Ma al di là dei blitz per seguire i calciatori della Fiorentina (Burdisso si è immortalato via social alle partite del Marocco contro Belgio e Canada, dove ha avuto modo di parlare con Amrabat ma forse pure con Sabiri, prima di seguire dal vivo anche Camerun-Serbia), ci sono stati almeno due fuoriprogramma che devono stuzzicare l’attenzione dei tifosi della Fiorentina. Ed è il caso (se si eccettua un super classico della Coppa del Mondo come Germania-Spagna) di Iran-Usa e, secondo quanto appreso da Firenzeviola.it, anche di Ecuador-Senegal.
Difficile sapere (per adesso) se la scelta di Burdisso sia ricaduta su queste due partite per specifici motivi di mercato o per mero interesse calcistico. Quello che è interessante è che non sono pochi i nomi che, per caratteristiche e forse costo, potrebbero aumentare il bagaglio tecnico della Fiorentina, al netto del fatto che i posti per extracomunitari sono al momento esauriti: in passato (quando però il prezzo non era lievitato) si era parlato dello statunitense Musah mentre stavolta, sempre negli Usa, a prendersi la copertina c’è stato Adams del Leeds. E che dire, poi, dell’ecuadoriano Valencia, oggi in forza al Fenerbaçhe? Candidature ipotetiche ma nobili. Sulle quali il club di Commisso, magari, farà più di un pensiero.