ANCORA COGNIGNI: NESSUNA CESSIONE IN PONTE. PER FIRENZE UN AMORE VISCERALE, COMUNICHEREMO MEGLIO. LO STADIO? LO VOGLIAMO A TEMPIO
Questi gli altri concetti riportati in mattinata dal presidente esecutivo Mario Cognigni.
SPONSOR - Lo sponsor è stato assolutamente voluto, non è vero che Diego Della Valle non era convinto dell'azienda in questione. Dà un'impronta di carattere internazionale, il marchio principale Vorwerk lo metteremo in Europa. Il fatto che ci abbiano cercato in un momento di crisi del calcio italiano è una nota di merito per tutti. E sono in corso trattative anche per il second sponsor, Fiorentina attira attenzione. Anche la squadra femminile ci ha aiutato nel percorso di crescita. Obiettivo brand identity, unità identificativa.
STADIO – "Nell'ottobre 2008 presentammo l'idea per crescere. Siamo in fase di definizione, almeno a livello di bozza di progetto. Il 31 dicembre data ultima, ma è possibile che si possa anticipare la presentazione del progetto. Servono condizioni giuste anche da parte del Comune. Il progetto esecutivo è un'altra cosa, ma sono fasi molto vicine. Abbiamo incaricato la ARUP (società di ingegneri e architetti) che ha un comparto solo per la costruzione degli stadi. Stiamo di fatto già investendo su questo aspetto, abbiamo già stanziato intorno ai 2 milioni di euro per quello che potremmo definire uno studio di fattibilità. Il progetto esecutivo arriverà quando avremo certezze sul luogo, ed è importante capire dettagli di questo tipo. Nella zona Mercafir, se sarà quella zona, c'è una falda di acqua a 6 metri. Sarà perciò uno stadio fatto “a tempio”, come quello del Bordeaux, che è quasi integralmente sopra la terra. Parliamo di uno stadio da 40 mila posti con un costo da 130/140 milioni di euro, solo per lo stadio. Per tutta Firenze trattasi di un movimento niente male. Lo stadio può dare un cash flow aggiuntivo all'anno rispetto a oggi di circa 15 milioni di euro, escluse le aree circostanti. Chiaramente è ancora da definire che tipo di collaborazione con i partner si può creare.
PROPRIETA' – Che ADV abbia detto che resteremo a vita mi fa piacere. Firenze e la Fiorentina ti prende, perché qui vivi sempre la sfida di fare di più di quel che hai a disposizione. E' come se ogni volta ti volessi mettere alla prova. Io non ho mai sentito parlare di vendita, anche perchè altrimenti non pianificheremmo il futuro. Pianificare significa voler programmare di competere con chi è più avanti di te. Lo stesso discorso vale per lo stadio, e per quella che sogniamo possa essere la casa della Fiorentina. Dovremo trovare dei partner, c'è molto interesse a voler partecipare, seppure non ci sia un tempo o una data chiara. Se a fine anno deposito tutto a oggi ancora non è preciso il via ai lavori. Daniela Maffioletti segue la questione, ma non può dare certezze immediate. Partire con questo progetto non intende inficiare il percorso sportivo. Nessun italiano tra i partner stranieri interessati, comunque, ma tutti stranieri.
DIRITTI TV – "I nostri diritti tv sono sottovalutati rispetto ad altri paesi, nella riforma delle 4 leghe più importanti a livello europeo, ad esempio, noi italiani siamo ultimi. Dovremmo sicuramente gestire meglio la questione, ne beneficerebbero tutte. Il nostro campionato deve avere più appeal, e in questo la vendita dei diritti televisivi è fondamentale. Deve crescere l'introito totale. E serve meritocrazia, non meriti storici.
MARKETING – "Ieri sera ero a cena con i rappresentanti del Paok, e non ci crederete ma il responsabile stampa ha il giglio tatuato. Stiamo cercando di esportare (in particolare per richieste dalla Cina) il nostro metodo di crescita del settore giovanile. Crescita sportiva, culturale e scolastica, per questo i cinesi sono venuti a studiarci, e molti ci chiedono l'esportazione di questo modello e sono disposti a pagare. Questo aspetto può aiutarci nell'espansione.
IL FAIR PLAY FINANZIARIO – "Si monitorano l'anno in corso e i due precedenti. Se consideriamo solo questi tre anni la Fiorentina sarebbe fuori dai paletti. Lo sforamento tuttavia non è grave, e per questo viene concessa la possibilità di considerare gli ultimi 5 anni, e a quel punto scenderemmo a un passivo da 23 milioni e non 29. Non possiamo illudere nessuno, nemmeno sul mercato di gennaio.
CAMPIONATO A 20 – "Qualcuno avrebbe addirittura proposto un campionato a 16, ma a 18 squadre sarebbe utile per impegni settimanali e aiuterebbe la migliore ripartizione dei diritti tv. La Fiorentina spinge per questo, ma serve che almeno in 15 squadre d'accordo. Va riformulata la gestione della Lega, con maggiore modernità, avvicinandosi a gestioni estere. Sta comunque maturando la volontà di cambiamento".
INIZIATIVE, FESTA, ANTOGNONI – "Quella dei 90 anni è stata una giornata dai toni diversi rispetto a cosa immaginavamo. Ma è solo un inizio. La festa durerà tutta la stagione sportiva. Ogni mese saranno invitati i precedenti presidenti e altre figure importanti che non c'erano quella sera. Con Giancarlo abbiamo intenzione di continuare a parlare, non abbiamo scadenze, ma il discorso è aperto. Lui sta benissimo in Federazione. Forse ci siamo frequentati poco, ma ci siamo lasciati dandoci nuovi appuntamenti.
CHE ANNO COMINCIA – Dissi che con il Fair Play la Fiorentina si sarebbe trovata in vantaggio rispetto ad altri. In quegli anni siamo stati stabilmente in Europa e abbiamo provato ad acquisire giocatori che nessuno avrebbe immaginato. Le condizioni me lo permettevano. Dovremo inventarci qualcosa per anticipare i tempi, siamo una fucina d'idee, non rincorriamo il nome o il giocatore importante, ma la Fiorentina è una continua espressione di innovazione, idee. Una soluzione potrebbe essere quella di rilanciare i giovani talenti.
CHAMPIONS CHE TORNA PER LE PRIME QUATTRO – Purtroppo siamo una società in seconda fila. La Fiorentina si impegnerà sempre nel provare a concretizzare il sogno sportivo. Cimentarsi con obiettivi importanti sarà sempre un obiettivo di questa società. Sono comunque 9 anni che la Fiorentina va in Europa negli ultimi 11 anni. E' un grande risultato.
IL COMUNICATO DEI TIFOSI – "Non ha fatto piacere, è chiaro. Però ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio. Certamente abbiamo le nostre colpe, la cattiva comunicazione è nostra responsabilità e l'obiettivo è quello di migliorarsi. Ho sentito più di una critica e ammetto che i confronti, anche con la stampa, siano troppo rari. Ci sono difficoltà interpretative dettate anche dal fatto che ci rappresentiamo poco all'esterno. In città, direttamente a Firenze. Si tratta di migliorare anche la nostra partecipazione, perchè non c'è nulla da nascondere, e perchè tutto quel che facciamo è votato alla crescita. E l'amore è viscerale per Firenze, da parte mia e da parte di Andrea Della Valle. Siamo qui a far capire quanto per noi è importante fare le cose e farle bene, con l'unica consapevolezza di cercare di migliorare una struttura che può crescere. Anche per questo ci sarà un addetto che possa pianificare la partecipazione dei giocatori ai Viola Club".
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