ITALIANO, Gettate le basi di un percorso. Amrabat...
Vincenzo Italiano parla così a DAZN dopo la vittoria contro la Roma: "Questi punti servivano perché inaspettatamente non eravamo più noi stessi. Già a Milano eravamo ripartiti e oggi abbiamo dato continuità a quella prestazione, ci tenevamo perché abbiamo fatto un bel campionato e non vogliamo rovinarlo. Se i ragazzi arrivano con questo spirito per gli altri è veramente difficile soprattutto in casa". Poi il siparietto con Luca Toni, suo compagno a Coverciano nel corso per diventare allenatori: "Ho fatto tutto quello che dice lui (ride,ndr)".
Come mai i tanti alti e bassi?
"È il primo anno di un progetto ed un pensiero nuovo. È cambiato quasi tutto ed è un percorso iniziato da poco, gli alti e bassi sono normali. Ci vogliono anni e partite per mettere dentro l'esperienza necessaria. Mi viene in mente l'Atalanta che fa grandissime cose dopo 5-6 anni. Quest'anno si sono buttate le basi, bisogna crescere e fare le cose nella maniera corretta".
La domanda di Setti dopo i complimenti, sul rendimento di Amrabat.
"Intanto ringrazio per i complimenti e li faccio all'Hellas che sta facendo benissimo perché masticano di calcio. Per quanto riguarda Sofyan, ha dovuto masticare amaro per la sana competizione che c'è a centrocampo ma quando prende ritmo e minuti può diventare devastante. È forte e sa giocare, sono contento perché ha avuto un periodo non bello e invece sta tornando fuori. Per noi è importante, bastava solo tirargli fuori il fuoco che ha dentro".
La classifica?
"Siamo alle ultime due battute quindi c'è stanchezza mentale e fisica. Sono mesi che andiamo a mille all'ora quindi sarà questione di punto a punto. Siamo stati in quelle zone da inizio anno e teniamo a rimanerci: chi sbaglierà meno e farà più punti riuscirà ad arrivare in Europa. Qua la piazza è importante, sono venuti in 8mila a spronarci in un allenamento... Speriamo di dargli soddisfazione".
L'esultanza a fine partita?
"Quest'anno abbiamo perso partite al 95' e rivatilazzato squadre che sembravano al tappeto. Ogni errore ci è costato caro, l'esultanza a fine partita viene fuori da un periodo di frustrazione. Mi sono sentito di farla".