MENCUCCI, Battaglie di Commisso lodevoli. Io...
Sandro Mencucci, ex dirigente della Fiorentina ora al Leeds, ha parlato così del suo passato e del suo presente: "Ho un bel lavoro, sono sempre attivo: 24 ore su 24, sette giorni su sette. Ci sono tanti alti e bassi. Qui in Inghilterra stiamo perdendo un po' troppo ma domenica contro il Manchester United avevamo recuperato dal 2-0 al 2-2. Mi ero già immaginato Pepito Rossi che fa gol (ride, ndr)... Purtroppo però c'è stato un risultato diverso, abbiamo perso 4-2. Io passo due settimane in UK e due in Italia, anche se ultimamente con il Covid non è stato semplice.
Come sono arrivato al Leeds? C'è sempre la Fiorentina in mezzo. Quando andammo in Giappone con Prandelli, un collega dell'organizzatore Silva era Andrea Radrizzani, allora molto giovane, ma abbiamo stabilito subito un bel rapporto. E quando dopo 15 anni ha riportato il Leeds in Premier grazie a Bielsa, ha ceduto una parte della società ai San Francisco 49ers guadagnandoci tantissimo, poi ha chiamato me. Andrea è una delle poche persone che conosco che ha fatto i soldi nel calcio. La parte più piacevole del mio lavoro è che non ci sono giornalisti ad aspettarci fuori dallo stadio durante la settimana, anche se mi mancate. Radrizzani conosce Kim Kardashian ed è stata lei ad avere l'idea di portare le ragazze afghane qui al Leeds. Mi ha fatto piacere vedere che anche il Centro Storico Lebowski ha fatto una cosa simile.
Le battaglie di Commisso come quelle dei Della Valle? Paragoni non possiamo farli, però certe cose dette da Commisso sono assolutamente condivisibili. Forse potevano essere dette in maniera diversa ma il concetto resta quello: la sua è una battaglia lodevole. A noi fiorentini il fatto che vengano dette con toni accesi fa godere, anche se il calcio è uno sport vecchio e bisogna stare attenti a come e a cosa si dice. Purtroppo ho letto più critiche alla forma che alla sostanza, quindi l'avrei fatto in maniera diversa.
Lo stadio? Se ci stai 12 ore al giorno ti innamori. Perché quello di Firenze è bello anche quando non c'è nessuno. Ricordo che io passavo minuti e minuti da solo in campo a godermi lo stadio vuoto. Poi è ovvio che se guardi i dettagli, i problemi ci sono eccome.
Riganò? Quando arrivò pensavo fosse l'idraulico venuto a sistemare il bagno. Gli dissi: 'Il bagno è di là'. E lui mi disse: 'Guardi che sono Riganò'. Mi ha sempre dato fastidio che si diceva di lui che era un attaccante di categoria. il Riganò di allora era il Coda di adesso.
I tre più forti visti in viola? Non voglio fare un torto a nessuno e ne dico uno: Adrian Mutu. Miglior allenatore direi Mondonico che resta nel mio cuore".