CHE FINE HA FATTO SAN PIETRO? I NUMERI PARLANO DI UN TERRACCIANO IN FLESSIONE
Punto di forza a inizio anno per la Fiorentina, eroe di Enschede con una parata che è valsa la qualificazione alla Conference League nello 0-0 col Twente, dopo i recenti risultati negativi anche un presunto "intoccabile" come Pietro Terracciano ha ricevuto le prime critiche. Da intendersi, il numero uno viola rimane ancora, nel complesso, uno dei migliori in questa per ora anonima stagione della squadra di Vincenzo Italiano, ma se analizziamo alcuni dati legati alle performance dei vari estremi difensori in Serie A, possiamo capire come anche la stagione di "San Pietro" possa essere non in linea con le aspettative. In generale, su 20 partite disputate, solo in 3 occasioni Terracciano è riuscito a mantenere la porta inviolata (l'ultima delle quali a inizio novembre contro la Sampdoria).
C'è però un dato che preoccupa più di tutti: la Fiorentina, dopo il Sassuolo, è la squadra che ha il dato peggiore per quanto riguarda il rapporto gol subiti-tiri. La percentuale recita 39% per i viola, questo idealmente significa che su 100 conclusioni in porta subite la Fiorentina subisce 39 gol. Un dato che è comunque da maneggiare con cautela, visto che è doveroso specificare come su questo numero incida anche la "qualità" dei tiri che subisce la Fiorentina e che quindi una statistica così negativa è indice di un atteggiamento difensivo nel complesso non ottimale.
Sfogliando altri numeri, vediamo inoltre che Terracciano ha un saldo negativo tra reti subite e xGot. La sigla xGot rappresenta gli Expected Goals on Target, un valore simile a quello degli xG tanto cari ai match analyst ( se gli xG danno un valore al tiro prima che il giocatore calci, gli xGoT danno un valore al tiro dopo che il pallone è stato calciato). Sottraendo al numero “gol attesi” (xGoT) quello dei gol realmente subiti, vediamo che il numero uno della Fiorentina ha preso più gol di quanti avrebbe dovuto incassarne, con un dato (-4,4, derivante dai 26 gol subiti al fronte dei circa 22 previsti) che è il peggiore tra i portieri di Serie A.
Statistiche alla mano, Terracciano non sta funzionando molto neanche in impostazione: il classe ’90 ha per adesso una percentuale di passaggi riusciti (73,5%) che è tra le più basse tra i portieri del nostro campionato. Un dato che fa riflettere se si pensa al fatto che nella scorsa stagione la scelta di Italiano di puntare su Terracciano rispetto a Dragowski sembrò motivata proprio da una maggior capacità di giocare coi piedi del primo.
Nessun allarme per la porta viola, ma il tanto agognato cambio di marcia della squadra di Italiano passa anche da una crescita nelle prestazioni di un giocatore che anno scorso coi suoi interventi ha portato diversi punti alla causa europea. Il numero uno ad oggi rimane “San Pietro”, ma con un dodicesimo dal pedigree di Salvatore Sirigu il passaggio di consegna delle chiavi della porta viola in un prossimo futuro non è escluso.