DARE FORMA AL FUTURO
Le settimane in America sono servite per mettere a punto le strategie, adesso però c'è da augurarsi che dalla teoria si passi alla pratica. A poco più di una settimana dall'apertura ufficiale la Fiorentina della prossima è ancora soltanto un progetto, e molti tasselli devono essere definiti. Che si tratti della società o della squadra l'arrivo di Commisso, previsto nella giornata di oggi, può dare il via al domino delle decisioni, o almeno questo c'è da augurarsi visto che fino a oggi sono piovute parecchie ipotesi ma molte meno ufficialità.
Per il presidente statunitense i giorni fiorentini, con tanto di finalissima del Calcio Storico, saranno una nuova occasione per conoscere ancora meglio la sua nuova realtà, ma al tempo stesso servirà anche dare i contorni dell'organigramma societario nonchè una minima traccia di obiettivi e ambizioni in vista del prossimo anno. Perchè se da un lato è logico e naturale che serva del tempo alla nuova proprietà per cominciare a operare, dall'altro ancora non è ben chiaro come e dove vorrà correre la Fiorentina nei prossimi anni.
Di sicuro Pradè sta già lavorando sotto traccia, anche se molti nomi fin qui usciti (Viviano a parte visto che il discorso è avviato) sono soprattutto specchietti per le allodole. I profili più eccitanti sono anche i più costosi, e le varie idee "top" stile Ibrahimovic, Higuain o Balotelli al momento restano tali. Troppo alto l'esborso a fronte dei rischi che ognuno dei tre - per motivi diversi - si porta dietro, meglio allora pensare in prospettiva, quando nel bel mezzo dell'estate certi parametri potrebbero abbassarsi. E' il caso di Biglia, identikit del regista ricercato da Montella e che i viola porterebbero volentieri a Firenze ma con un ingaggio assai ridotto, o degli esterni della Roma El Shaarawy e Under Cengiz che piacciono molto di più (anche come eventuali contro partite tecniche per Veretout) rispetto al Cutrone rossonero.
Da parte di Commisso intanto sono arrivate ampie rassicurazioni sugli investimenti, seppure al momento serva chiarire definitivamente i ruoli di Antognoni, quelli eventuali di Batistuta e Ripa e anche se andrà chiarito se arriverà un ulteriore manager che possa coprire la carica di amministratore delegato. Dopo tante voci, anche su questi aspetti è calato il silenzio, più o meno come sui tantissimi nomi che cominciano a circolare per il mercato in entrata. Prima ancora di capire chi potrà essere il primo rinforzo, Commisso dovrà dare il via anche alle uscite, a cominciare da Veretout inseguito da Milan e Roma per arrivare a Laurini a un passo dal Parma. Dare forma al futuro, è questo il primo compito del presidente in arrivo in città, in un week-end nel quale in tanti proveranno a rivolgere domande di questo tipo al nuovo proprietario della Fiorentina.