JACK BONAVENTURA È USCITO DAL GUSCIO

23.10.2022 16:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
JACK BONAVENTURA È USCITO DAL GUSCIO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Con un solido curriculum, 33 anni all'anagrafe e buona parte della carriera alle spalle, Giacomo Bonaventura è il principale senatore del gruppo viola. E da elemento pensante qual è, non solo in campo, anche ieri sera non si è nascosto al termine di una gara tesa come quella contro l'Inter. Parole tutt'altro che comode, tanto che parafrasando uno dei più noti romanzi esistenziali italiani degli ultimi anni e ricollegandoci alla figura del longevo rettile, Jack è uscito dal guscioDue volte.

In due diverse interviste, ha lanciato messaggi che in tanti avranno condiviso, fosse solo per l'evidenza di taluni problemi in zona gol (certificata da numeri e classifica) figli di una prevedibilità altrettanto ribadita dall'opinione pubblica. Il primo riferimento, a DAZN: "Rispetto allo scorso anno ci mancano un po' di gol, la scorsa stagione nel girone d'andata c'era Vlahovic che ne faceva uno a partita. Questo fa la differenza". La scelta di esprimere questo concetto (e di nominare Vlahovic per primo tra i calciatori) proprio nella serata in cui hanno segnato entrambi i numeri nove, messi così in posizione di ricezione soft, significa non esimersi dall'analisi di un problema reale, con il quale confrontarsi ancora a distanza di mesi e nonostante i riferimenti della proprietà alla bontà dell'affare. 

La seconda uscita, in un'intervista ai canali ufficiali del club, va invece a toccare il gioco e la prevedibilità di cui sopra. Attenzione però, perchè Bonaventura resta un fedelissimo e un indiscutibile del tecnico, condizione che fa rapidamente cadere l'idea di una ricerca di rivalse. Sono semmai le soluzioni la meta ideale. "Ormai le squadre ci conoscono perché da due anni giochiamo alla stessa maniera, non dobbiamo dare niente per scontato". A fare la differenza è ancora il contesto: dichiarazioni di questo tenore arrivano giusto nella serata in cui il tecnico si è allontanato di più (e più a lungo) dalla sua idea tattica di base, passando al 4-2-3-1 dopo 52' e concludendo la partita con Barak e proprio Bonaventura da mediani. Ruolo in cui l'ex Milan peraltro si è applicato senza colpo ferire e mettendosi a disposizione. Insomma i primi a rendersi conto che urge cambiare qualcosa sono gli stessi interpreti. 

Anche su questo Jack ha messo voce e faccia, uscendo dal comodo guscio di un gruppo che in alcuni suoi esponenti si sente sotto attacco esterno: un veterano comincia a far capire che c'è un motivo se la parola "autocritica" trova una propria collocazione nel vocabolario della lingua italiana.