JOVIC E UN DESTINO ANCORA IN VIOLA: ACF NON LO CEDERÀ
Ci sono due dati piuttosto certi (ma serve comunque una doverosa prudenza in tempi di mercato) che riguardano Luka Jovic. Che, fin qui, il rendimento dell'attaccante in maglia viola è stato piuttosto deficitario (e su questo ci sono pochi dubbi) e che, in ogni caso, la sua avventura a Firenze è destinata a proseguire, anche dopo il mercato di gennaio. Due facce della stessa medaglia che in ogni caso non cambieranno il destino dell'ex Real Madrid, chiamato in questo 2023 a un pronto riscatto dopo un andamento a scartamento ridotto che ha portato in dote sette reti in 25 apparizioni, con una media di un sigillo ogni 175'.
Un dato, in linea teorica, nemmeno poi così male (equivale a un gol ogni due partite circa) ma che, nella sostanza delle sue prove, ha finito per creare un certo alone di malcontento attorno al numero 7, finito sul banco degli imputati in particolare dopo la partita contro la Roma. Una gara, la sua, senza mordente e con pochi spunti - non l'ultima del recente periodo - che ha generato qualche dubbio sulla possibile permanenza di Jovic a Firenze. Un'ipotesi, però, subito stroncata sul nascere sia alla Fiorentina che dal suo entourage: la punta resterà in maglia viola e onorerà il suo contratto (che scade nel 2024), viene fatto sapere. E questo per tre motivi.
Perché, in primis, la società di Commisso non ha voglia di abiurare, dopo Gollini, un secondo investimento estivo, peraltro sul secondo giocatore attualmente più pagato della rosa (dopo Milenkovic che guadagna 3 milioni netti, c'è Jovic a 2,5), poi perché l'accordo che lega il serbo ai viola è particolarmente complesso e non sarebbe facile sciogliere prima del tempo quanto stipulato lo scorso giugno (se la Fiorentina vendesse Jovic, dovrebbe dare il 50% della futura rivendita al Real, che tuttavia in questi mesi si sta impegnando, con una buonuscita dilazionata, a ottemperare a parte del suo stipendio fino al 2024) e infine perché difficilmente, allo stato attuale, ci sarebbe la coda sull'ex Eintracht, ancora alla ricerca di se stesso dopo sette mesi dall'inizio della sua avventura italiana. La speranza, dunque, è che il riscatto di Luka possa essere dietro l'angolo.
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