SERIE A FINO A LUGLIO? C'È CHI POTREBBE NON ESSERCI E CHI TORNARE
Mentre il Coronavirus continua a tenere a casa l'Italia e il mondo del pallone, la Serie A si interroga su quello che potrebbe essere il futuro del campionato. Un futuro messo in grossa difficoltà dagli ultimi casi di positività, tra i quali peraltro la Fiorentina la fa da padrona, dopo la Samp, con tre giocatori e un fisioterapista. Detto che l'ipotesi playout e playoff continua ad essere piuttosto improbabile, al momento restano in piedi la possibilità di far terminare direttamente il campionato (il che creerebbe dei problemi soprattutto dal punto di vista dell'assegnazione dello Scudetto) oppure quella - maggioritaria - di far slittare il campionato ai mesi di giugno e luglio. Qua però sorgerebbe un problema.
I giocatori di Serie A in scadenza di contratto dopo questa stagione infatti non potrebbero giocare con la stessa maglia oltre il 30 giugno, a meno di un eventuale ulteriore accordo. In casa Fiorentina si tratterebbe di Milan Badelj, Rachid Ghezzal, Dalbert, Martin Caceres e Cyril Thereau.
Ora, se per quest'ultimo la presenza o meno nella rosa cambierebbe poco a Iachini, è normale che invece soprattutto per gli altri quattro ci sia da farsi delle domande. Ghezzal, Dalbert e Badelj sono in prestito con diritto di riscatto, quindi eventualmente si tratterà di parlare con Leicester, Inter e Lazio per il prolungamento di un eventuale accordo. Più semplice nell'eventualità trovare un accordo con Caceres, di proprietà della Fiorentina ma in scadenza proprio a fine giugno.
Stesso discorso per quanto riguarda il percorso inverso. Alla Fiorentina tornerebbero Saponara, Dabo, Biraghi, Eysseric, Ranieri e Zurkowski. Senza contare Amrabat, che dal 30 giugno 2020 da contratto dovrebbe essere un giocatore viola.
Tutto è ancora in alto mare ed è molto probabile che la Serie A prenda una decisione condivisa da tutti i club sul da farsi. Molti giocatori, tra cui anche i viola, attendono di conoscere il proprio destino: un paradossa che rischia di diventare realtà.