BORJA VALERO, A Firenze non volevo andarci, poi...

20.12.2024 17:57 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BORJA VALERO, A Firenze non volevo andarci, poi...
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L’ex centrocampista viola Borja Valero è intervenuto all’interno del podcast OCW Sport, trattando numerosi temi legati anche al suo passato in maglia viola. Questo un estratto.

Su Giuseppe Rossi: “È il più forte con cui abbia mai giocato. Mai visto un giocatore con la sua qualità. Era un professionista incredibili e senza infortuni avrebbe avuto una carriera pazzesca. Era un attaccante rapido e dotato di grande forza nelle gambe, giocava in tutte le posizioni avanzate”.

Sull’approdo alla Fiorentina: “All’inizio non volevo andarci perché i viola venivano da due anni difficili e non volevo passare da una squadra retrocessa (il Villarreal, ndr) a una che lottava per salvarsi. C’era anche un’offerta importante del Fenerbahce, che era un club importante che lottava per il titolo. Macia però mi chiamò, mi spiegò il progetto ambizioso della Fiorentina e alla fine mi convinse. Con Gonzalo Rodriguez quando arrivammo a Moena ci fu qualche dubbio perché c’erano quasi soltanto giocatori della Primavera. Dopo una settimana però iniziarono ad arrivare Pizarro, Aquilani, Mati Fernandez… Fu bello perché la mentalità che avevamo noi spagnoli del calcio italiano era di un tipo di gioco tattico, difensivo, noioso. Invece Montella giocava in modo propositivo e tutto funzionò fin dall’inizio. Vincemmo quasi tutte le partite al Franchi e alla fine non arrivammo in Champion League solo perché in quel periodo ci andavano soltanto le prime tre”

Su Firenze: “Mi sono innamorato immediatamente. Non soltanto per la bellezza della città in sé, ma soprattutto per le persone che ho conosciuto. Mi piace molto il carattere ironico e autoironico dei fiorentini”.

Sul 4-2 contro la Juventus: “Fu un emozione unica che ancora i tifosi ricordano sempre. Finita quella partita tornai a casa e c’erano già striscioni per strada. Firenze ha un entusiasmo incredibile: appena la squadra fa qualcosa di bello ti dimostra subito il suo amore”.

Su Salah: “Era un fulmine. In quei sei mesi fece delle cose incredibili. In una partita di Coppa Italia contro la Juve fece due gol di cui uno in cui avrà fatto 40 metri di campo con la palla tra i piedi. Probabilmente è il giocatore più veloce con la palla tra i piedi che abbia mai visto”.

Su Astori: “Conservo ancora il portachiavi con il suo numero 13 attaccato alle chiavi. È un piccolo gesto che faccio per ricordarlo. Ho conosciuto sua moglie e abbiamo i figli della stessa età. Fu un colpo durissimo”.

Sul ritorno a Firenze: “I fiorentini mi riaccolsero in un modo bellissimo anche se eravamo nel periodo del Covid e gli stadi erano vuoti. Avevo offerte superiori ma alla Fiorentina ero tornato dove volevo tornare”.