COMMISSO, Senza stadio si vivacchia. L'entusiasmo...
Direttamente dalla Rinascente Lounge dello Stadio Artemio Franchi, ha luogo una conferenza stampa di presentazione dello Studio degli impatti economici, effettuato da Monitor Deloitte | Strategy Consulting, in caso di costruzione di un Nuovo Stadio da edificare al posto dell’attuale impianto. Queste le dichiarazioni del presidente viola Rocco Commisso: "Abbiamo Deloitte, una delle più grandi associazioni di consulenze nel mondo. Luigi Capitanio, direttore, vi spiegherà l'analisi che abbiamo fatto. L'Italia è quinta per ricavi, nei diritti siamo ultimi: 40 milioni a squadra, la Liga 45 e la Premier 110. Grande differenza. Le squadre che hanno fatto il loro stadio, come il Manchester City, che era grande quanto la Fiorentina, oggi è a 611 milioni di ricavi. La Juventus è passata da 200 milioni a 460. Avendo studiato analisi correlativa, so che i ricavi di una squadra sono collegati al successo sul campo. Noi non siamo andati in Champions né in Europa League, ma non abbiamo nemmeno uno stadio nuovo. In America le squadre di calcio hanno cominciato ad essere spostate da uno stato ad un altro, come i New York Giants che ora sono i San Francisco Giants. In 40/50 anni lo Yankee Stadium, il più importante in America, è stato distrutto, è costato 2,3 miliardi di dollari, di cui 1,4 fornito dal governo. Dagli errori si impara, quindi l'hanno mantenuto nel Brox: in quaranta anni è stato rifatto. Nella MLS, prima di entrarci serve pagare 300 milioni di dollari e in più devi portare lo stadio con te. E che fanno questi grandi club? Chiedono aiuto allo stato, così diminuiscono i costi ma le città prendono le squadre. Stanno uscendo porcherie, i politici si stanno mettendo avanti. Sto parlando della Di Giorgi (QUI LA NOSTRA ESCLUSIVA!): mettete voi i soldi e fate come volete voi, con i migliori architetti del mondo. Con i miei soldi, si fa quello che voglio io. Come a Firenze, potevo mettere i miei soldi a New York: abbiamo fatto tutto questo progetto di due mesi, così che la città impari che ci sono costi e benefici. Non venitemi a dire chi comanda me!".
I ricavi portano davvero tutti questi benefici?
"Basti pensare alla Juventus. Hanno 450 milioni di ricavi. Noi non chiediamo una grande differenza di metri quadrati rispetto a "I Gigli", visitati da milioni di persone. I turisti vengono a vedere oggi le scale elicoidali (ride, ndr)? Vi giuro che verranno anche al nuovo Franchi".
Che risposta ha avuto dal Comune per Campo di Marte?
"Le cose critiche sono i parcheggi, la tramvia, il flusso del traffico. Lo studio l'ho fatto io. Per la Mercafir il Comune ci dava 50mila metri quadrati per gli spazi commerciali: a Campo di Marte sarebbero 20 dentro lo stadio e 30 fuori, quindi è ok".
Sta per caso perdendo l'entusiasmo?
"E' il rischio che si prende qualcuno. Io ho 70 anni, finché sono vivo voglio lasciare qualcosa di bello. A Bagno a Ripoli vi voglio mostrare ciò che di bello voglio lasciare ai fiorentini con il centro sportivo: vedrete che intenzioni ho. Mia moglie dice che lo stadio va distrutto (ride, ndr), però quando diciamo così è perché non possiamo sovrapporre le cose: vogliamo un impianto moderno, con sanità, luci funzionanti... Così per qualsiasi cosa criticate me".
C'è una via di mezzo tra distruggere e mantenere?
"La Torre di Maratona, le scale elicoidali... Ma poi bisogna togliere. C'è la situazione sismica..."
Vuole il diritto di proprietà dello stadio?
"Il diritto di superficie alla Mercafir era diverso: al Franchi sarebbe ok per me, perché ne avrei il controllo".
Quali sono le differenze di ricavi tra uno stadio all'interno del Comune e uno fuori?
"Stiamo lavorando anche su Campi Bisenzio, voglio che tutti sappiano che non solo il Franchi è l'opzione che abbiamo".
Quanto la situazione la sta innervosendo?
"Molto, io capisco la Soprintendenza ma sono venute fuori cose che non vanno bene. Loro ci hanno detto di mantenere una cosa come monumento, ma poi servono i soldi per farlo. La politica ha una grande responsabilità per dare lavoro alla gente. Da queste parti lo so che si vive coi monumenti, però bisogna anche, ad esempio, guardare alla disoccupazione... Se era come in America, la Fiorentina veniva portata in Svizzera, ma questo non lo farò".
E' vero che minaccia di tornarsene in America?
"Sì tra qualche settimana, però (ride, ndr)! Sono qui per lasciarvi 500-600 milioni di investimenti".
Alcune squadre sono diventate forti prima dello stadio.
"Sulla Juventus non è così. Come posso aumentare i miei ricavi io?".
Se non le fanno costruire lo stadio che succede, vivacchiate?
"Sì, anche se non mi piace perché non sono venuto qui a fare questo".
Quali sono adesso i prossimi passaggi, col Comune o il Governo?
"Entro due mesi voglio andare a Roma a presentare il nostro progetto. Così vediamo che ci lasciano fare. Lo stesso per Campi Bisenzio, vogliamo fare un mini-progetto per vedere cosa possono fare".