NAZIONE, Bove: 2° vita con il defibrillatore
Come riporta l'edizione odierna de La Nazione, ieri alle 07:30 è iniziata la seconda vita di Edoardo Bove. Il calciatore della Fiorentina è stato sottoposto ad intervento chirurgico, presso l'ospedale di Careggi dove è ricoverato dalla sera di domenica 1 dicembre, per l'installazione di un defibrillatore sottocutaneo. Tra qualche giorno Bove potrà tornare a casa, senza defibrillatore per lui non sarebbe stato possibile lasciare l'ospedale fiorentino. L'operazione, come riportato in serata con una nota anche dalla stessa Fiorentina (QUI il comunicato ufficiale), è andata bene e entro sabato il numero 4 gigliato potrà lasciare Careggi per tornare a casa e salutare i suoi compagni al Viola Park. Adesso, qualsiasi previsione futura, sia medica che sportiva sportiva, sarebbe azzardata. C'è da attendere l'esito dei test genetici che affermeranno se il malore è stato causato dalla cicatrice dovuta alla miocardite avuta nel 2020 oppure da una cardiopatia di origine genetica.
La Nazione riporta poi le parole di due esperti, il presidente designato dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, Massimo Grimaldi, e il cardiochirurgo Luigi Chiariello. Queste le dichiarazioni di Grimaldi: "Rimuovere un defibrillatore è una follia e non credo che quello inserito a Bove verrà rimosso perché parliamo di prevenzione secondaria. Se il ragazzo avesse avuto un arresto cardiaco provocato da una causa non removibile con certezza il defibrillatore è l'unica strada". Chiariello invece sottolinea: "A mio avviso il ritorno in campo non è una cosa praticabile, non solo a livello agonistico. La condizione è seria. Credo che nessun medico possa certificare per il ritorno in campo, almeno in Italia".