KEAN, Calcio e musica: da Osvaldo a Gullit, i precedenti

17.12.2024 12:10 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
KEAN, Calcio e musica: da Osvaldo a Gullit, i precedenti
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Howard Gardner è uno psicologo statunitense diventato celebre per la teoria delle intelligenze multiple: secondo Gardner, ogni persona è intelligente in sette modi diversi e ognuno può sviluppare un particolare tipo di intelligenza in un determinato campo, a discapito delle altre. C'è l'intelligenza logico-matematica, quella linguistica, spaziale, interpersonale e intrapersonale. E poi ce ne sono altre due, quella cinestetica o procedurale (che consiste nella capacità di utilizzare al meglio il proprio corpo) e quella musicale. Queste ultime due collimano e sono l'una legata all'altra. Per questo, non dobbiamo stupirci del conseguente legame tra sport e musica, né di come tanti sportivi di livello abbiano sviluppato nel tempo anche un rapporto con la musica che va al di là della pura passione. Che sia proprio Moise Kean colui che meglio padroneggia allo stesso tempo intelligenza cinestetica e musicale non è dato saperlo. Di sicuro è l'ultimo, in ordine di tempo, di una lunga lista di colleghi che hanno abbinato gli scarpini (qui ci concentriamo sul mondo del calcio) ai mic da registrazione.

'Chosen', il primo album di KMB9 - il nome d'arte dell'attaccante della Fiorentina - ci permette di ripercorrere i tanti che, prima di lui, hanno cercato di affiancare, più o meno saltuariamente, alla carriera da sportivo professionista anche quella da cantante. Kean non è neanche il primo attaccante viola ad averci provato: uno degli esempi più illustri è Pablo Daniel Osvaldo, ex tra le altre anche della Fiorentina, uno che a dire il vero rientra a pelo nella definizione di cantante con gli scarpini, visto che la sua carriera da frontman in una band rock, El Barrio Viejo, decolla soprattutto dopo il suo addio al Boca Juniors (2016) e al calcio che conta. Tornando più indietro nel tempo, anche un Pallone d'Oro come Ruud Gullit ha passato diverso tempo in sala registrazione: era il 1988 e l'allora stella del Milan, poco prima di vincere l'Europeo con l'Olanda, incise alcuni brani pubblicati in un album, 'South Africa', di pura ispirazione reggae. Più rock e ribelle, così come si mostrava in campo, la breve ma luccicante esperienza musicale di Paul Gascoigne, che nel 1990 registrò una cover di Fog on the Tyne, canzone di una band-folk di Newcastle, un singolo che, sfruttando la popolarità del calciatore, arrivò al secondo posto delle classifiche in Uk. 

Altro balzo spazio-temporale per tornare ai giorni nostri: a Firenze, per sei mesi, è passato anche Pierluigi Gollini, in arte Gollorius o Rapper coi guanti, dal nome del suo unico singolo uscito nel 2018. Poi c'è chi, dopo la carriera, ha fatto talmente tanto parlare di sé per tracce incise e concerti fatti da offuscare la precedente 'vita' da calciatore: è il caso di Royston Drenthe, un fuoco di paglia apparso e scomparso con la maglia del Real Madrid nella stagione 2009-10. Dopo una carriera breve e ricca di passaggi a vuoto arenatasi negli Emirati Arabi Uniti, nel 2016, a soli 29 anni, Drenthe smette di essere tale e diventa Roya2Faces, apprezzato rapper olandese che incide alcuni album e un singolo col collega connazionale Ryan Babel - la cultura olandese incoraggia la contaminazione delle varie forme d'arte, in questo caso calcio e musica, un altro esempio è Stefan de Vrij, difensore dell'Inter e sublime pianista. Non possiamo non concludere questo viaggio tra campi di calcio e spartiti non menzionando la curiosa parabola di Jackson Martinez: per anni stella della Nazionale colombiana e del Porto, passato anche all'Atletico Madrid, dopo il ritiro l'ex centravanti ha abbracciato in toto la sua vera doppia-passione, musica e Gesù, diventando il 'rapper di Dio' e pubblicando un disco che è una sorta di Bibbia in salsa hip-hop. Insomma, KMB9 ne ha ancora di tracce da reccare prima di raggiungere i livelli di alcuni ex colleghi.