GLI ESAMI NON FINISCONO MAI...
Tre indizi fanno una prova: Juventus, Pandurii e Chievo. Tre vittorie, la prova che la Fiorentina è cresciuta, è maturarata, è diventata grande. Poi arriva il Napoli, e si ricomincia. Del resto la squadra di Benitez è l'anti-Juve per definizione (almeno prima del crack Roma), tre giorni dopo c'è il Milan, a San Siro, altro esame contro una "grande" in crisi. Quindi il ritorno col Pandurii e la Sampdoria in casa. Quattro gare in 11 giorni, in attesa dell'agognata laurea. Insomma, come diceva Eduardo de Filippo: "Gli esami non finiscono mai". E non è servito aver rifilato 4 gol in 16 minuti alla nemica storica Juventus, oppure aver ribaltato il risultato contro il Chievo, e ancora aver realizzato 9 reti in tre partite, subendone solo 3. Col risultato di essere rientrati in corsa per la Champions, aver spaccato la classifica, aver riavvicinato le stesse Napoli e Juventus. Cosa vuol dire questo? Che la Fiorentina non offre ancora le dovute garanzie? Che il gioco, la manovra dell'attuale Fiorentina sono troppo farraginosi, incerti? Che la difesa lascia ancora a desiderare, che il centrocampo non imposta e non filtra, che l'assenza di Gomez (ed oggi anche di Gonzalo) pesano e peseranno nell'economia delle prossime partite? Difficile dirlo. E' indubbio però che intorno a Fiorentina-Napoli ci sia attesa, molta attesa, proprio come quando si aspetta il risultato di un esame.
SPERANZA, IN TUTTI I SENSI... Citavamo Eduardo, grandissimo napoletano, portatore sano di napoletanità, autore nel 1973 della commedia "Gli esami non finiscono mai". Citiamo volentieri anche il protagonista, Guglielmo Speranza, un nome un destino. Il poveretto si laurea, si sposa, deve affrontare i suoceri, deve dimostrare, dimostrare, dimostrare... Il famoso pezzo di carta, faticosamente conquistato, non basta e non basterà. La Fiorentina ricalca un pò le orme di Guglielmo. A partire dalla speranza. Fate conto che la stagione scorsa, brillante, vincente, sia stata per la Fiorentina come la laurea di Speranza. Poi ci sono i suoceri, le tre vittorie contro Juve, Pandurii e Chievo. Niente da fare, servono altri esami, perchè (come abbiamo detto) devi sempre dimostrare e dimostrare. Certo, sono esami di eccellenza e non di riparazione, ma sempre di esami si tratta: Napoli e Milan, meglio di così... Eppure questa Fiorentina autorizzerebbe a sperare, dall'alto dei suoi solisti: Cuadrado, Rossi, Borja Valero... Questa Fiorentina, poi, spera di recuperare i suoi solisti appannati: Pizarro ed Aquilani. Spera nella difesa a tre composta da Roncaglia, Compper e Savic, spera che Matos sia quel fenomeno "in pectore" intravisto recentemente. Spera, infine, in Neto e nell'attacco del Napoli... che per una volta abbia le polveri bagnate. Comunque si rigiri la Fiorentina è sotto esame. Oggi col Napoli, sabato col Milan. Poi potremo tirare una riga. Prima dei prossimi esami... ovviamente.