Con il Pana equilibrio (e modulo) ritrovato. Dalla squadra ma pure da Palladino. E ora sotto con la Juve

Il vestito giusto per una Fiorentina che si ritrova, almeno in Europa, nel posto giusto. Con la vittoria di giovedì sera la squadra di Palladino centra l’obiettivo (minimo) dei quarti di finale di Conference League e dopo tanta preoccupazione supera il primo ostacolo di una sosta di campionato che servirà per ricaricare le batterie.
Il Celje un avversario alla portata
Perché prima ancora di potersi proiettare sulla sfida alla Juventus, gara mai banale da queste parti, la Fiorentina aveva l’obbligo di farsi trovare pronta di fronte al Panathinaikos, ma pure al recente passato. Se il valore degli avversari invitava a credere nella rimonta dopo il 2-3 rimediato ad Atene il parallelo con le ultime partecipazioni in Conference resta un fardello che Palladino e i suoi hanno saputo gestire, centrando un quarto di finale (quello contro gli sloveni del Celje) che per per forza di cose induce all’ottimismo. Insomma la strada verso un’eventuale terza finale consecutiva è ancora lunga, tanto più considerando il rischio di un Betis Siviglia da superare nel penultimo atto, ma i viola sono là dove devono stare. Ed è chiaro che oggi più che mai la Conference è diventata l’obiettivo prioritario della stagione.
Le scelte più razionali di Palladino
Il merito va anche a un tecnico che sembra sulla via del recupero, quanto meno in termini di razionalità. Il primo tempo giocato giovedì sera dalla squadra di Palladino ha mostrato una Fiorentina più quadrata ed equilibrata, con calciatori schierati nei ruoli giusti e singoli piazzati nei posti adeguati. Al resto hanno pensato le personalità più spiccate del gruppo, da un Gosens ormai riferimento dello spogliatoio fino a un Kean sempre più leader carismatico. Fosse solo per la quota dei 20 gol complessivi fin qui realizzati che piazzano l’ex bianconero nell’Olimpo degli attaccanti viola, in compagnia di gente del calibro di Toni e Gilardino
Adesso la Juventus
Se per arrivare alla sfida alla Juve la Fiorentina aveva bisogno di una potente iniezione di fiducia il successo sui greci può rappresentare il miglior viatico possibile. Certo, sarà bene evitare di snobbare i bianconeri nonostante le difficoltà del gruppo di Thiago Motta, ma intanto la Fiorentina arriva al match di domani in un clima certamente diverso rispetto ai rivali bianconeri. Così come Palladino arriva al confronto con il collega italobrasiliano con tutt’altra tranquillità. La stessa dettata dai risultati, che oggi raccontano di un tecnico viola reduce da un successo fondamentale e di quello bianconero per il quale il futuro a Torino sembra sempre più in bilico.
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