I RUOLI PRIMA DEL MODULO

17.09.2024 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
I RUOLI PRIMA DEL MODULO
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Più che il modulo, l’interpretazione, vecchio saggio sempre speso da chi parla e soprattutto da chi fa calcio. Insomma più che la disposizione tattica in campo conterebbe il modo in cui il singolo interpreta i diversi momenti della partita, almeno così sostengono i più, se non fosse che il singolo in questione necessita di giocare secondo le proprie caratteristiche. Così il dibattito sulle recenti scelte di Palladino si sposta in fretta dal modulo, o dalla difesa a tre, ai ruoli dei singoli.  Talvolta piazzati in zone del campo che non paiono esattamente le più congeniali.

Biraghi e gli altri - Evidenti i problemi della difesa, dove l’adattamento di Biraghi a terzo dei tre centrali continua a non funzionare ma dove non sono mancate altre contraddizioni. Se Pongracic aveva dato subito segnali di difficoltà nell’ambientarsi in una linea a 3 diversa da quella conosciuta a Lecce i successivi tentativi di piazzare Ranieri al centro del terzetto arretrato è andato ancora peggio, lasciando scoperta a tutt’oggi una reale candidatura a un nuovo interprete a meno che non si voglia tentare l’opzione Quarta.

La trequarti e l’esclusione di Beltran - Inevitabile che la Fiorentina sia ancora un cantiere aperto, altrettanto però che servano correttivi per evitare che la falsa partenza fin qui vista diventi qualcosa di peggio. Anche perché se in mezzo al campo aver aumentato le presenze come avvenuto a Bergamo ha dato tutto sommato buone risposte è di nuovo sulla trequarti che i problemi restano. Perché mentre Colpani stenta né Ikonè né Sottil sono riusciti a imporsi (Kouamè non c’era a Bergamo ma il discorso è simile) e perché in attesa di Gudmundsson a sostegno di Kean il tecnico raramente si è affidato a Beltran considerato per sua stessa ammissione più un’alternativa all’ex bianconero che non una seconda punta in grado di rendergli la vita più facile.