MILENKOVIC E QUEI NOMI CHE... NON LO LASCIANO TRANQUILLO

07.07.2024 00:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
MILENKOVIC E QUEI NOMI CHE... NON LO LASCIANO TRANQUILLO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Raffaele Palladino nella sua prima conferenza stampa è stato chiaro: partirà con la difesa a tre. Un sistema di gioco adatto a Milenkovic e Ranieri che lo hanno già fatto e che magari potrebbe vedere Quarta centrale e simil regista della retroguardia viste le sue caratteristiche. Sul mercato da qualche giorno filtrano nomi che sembrano però preludere non tanto ad un rinforzo per i tre quanto ad una avvicendamento con Milenkovic, se il serbo dovesse andare via.

Il giocatore non ha disputato una stagione esaltante, complice una squadra molto offensiva che spesso rimaneva scoperta, così come non ha brillato all'Europeo (come tutta la Serbia in realtà). Il suo contratto scade nel 2026 ma se arrivassero delle offerte la società chissà, potrebbe anche valutarle soprattutto se il nuovo tecnico non fosse convinto. Il serbo intanto sta godendo delle vacanze post Europeo che gli serviranno a recuperare le tante energie spese tra club (con circa 60 gare in ciascuna delle ultime due stagioni) e Nazionale, dopo un anno insomma tutto d'un fiato finito con le lacrime di Atene, e sarà a disposizione del nuovo tecnico da metà luglio voglioso di riscatto. Ma per farlo ci vorrà la mente sgombra da pensieri negativi accumulati in queste stagioni.

I nomi accostati alla Fiorentina nelle ultime ore sono quelli di Logan Evans Costa, difensore francese naturalizzato capoverdiano classe 2001 che nel Tolosa ha giocato 38 partite in stagione fra Ligue 1 ed Europa League, e del centrale classe 2003 dello Sparta Praga Martin Vitik. Quest'ultimo ha disputato gli Europei pur senza entrare in campo con la Nazionale della Repubblica Ceca. C'è da capire appunto se sono rinforzi per una difesa che non può affidarsi unicamente a tre centrali, al netto di un giovane tra Lucchesi e Comuzzo che dovrebbe affiancarli, o preludio alla cessione Milenkovic appunto. Perché se tuona, da qualche parte piove.