NICOLATO A FV: "KEAN UNA PRIMA PUNTA DI GRANDI POTENZIALITÀ. ZANIOLO GIOCATORE COMPLETO"

29.06.2024 19:00 di  Ludovico Mauro   vedi letture
Fonte: ha collaborato Niccolò Righi
NICOLATO A FV: "KEAN UNA PRIMA PUNTA DI GRANDI POTENZIALITÀ. ZANIOLO GIOCATORE COMPLETO"
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Il Commisario Tecnico della Lettonia ed ex selezionatore delle nazionali giovanili italiane, dall'Under 18 all'Under 21, Paolo Nicolato è intervenuto a Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Viola Weekend" per parlare di vari calciatori viola allenati in azzurro dal C.T. Queste le sue dichiarazioni a partire da un commento sul nuovo acquisto della Fiorentina Moise Kean: "È un ragazzo che per quanto l'ho conosciuto ha grandi potenzialità, grande gamba e grande velocità. Ha caratteristiche predefinite ma è un giocatore forte. Può trarre giovamento da una piazza come Firenze? Le piazze passionali fanno bene a tutti e faranno bene anche a Moise. Ha caratteristiche di profondità, soprattutto quando la linea difensiva avversaria ha tanto spazio da attaccare alle spalle può diventare, a mio modo di vedere, determinante. È un giocatore di grande ripartenza ed è utile a tutti gli allenatori". 

Palladino ha disegnato un 3-4-2-1 di partenza. Kean sarà la punta o può giocare anche nei due alle spalle del centravanti?
"Premesso che i giocatori bravi possono giocare dovunque. Per me è più attaccante che seconda punta tra le linee. Poi è difficile dirlo perché ogni calciatore ha un suo sviluppo. Io l'ho preferito da prima punta anche se l'ho fatto giocare anche da ala ma secondo me ha le caratteristiche per giocare sulla linea difensiva avversaria perché ha una velocità che può mettere in difficoltà chiunque". 

Zaniolo è un profilo su cui Atalanta e Fiorentina farebbero bene a puntare?
"Nicolò è un giocatore che prima dell'infortunio aveva fatto vedere cose molto importanti. L'ho fatto esordire quando ancora giocava nella Virtus Entella. Ha grande talento e grande forza. Ha tutte le qualità per essere un profilo top nel calcio di oggi. Si può collocare in vari ruoli, ha buona aggressività, è utile anche in fase difensiva e ha qualità nell'ultimo passaggio. Insomma è un giocatore completo e credo non ci siano dubbi su questo".

Che consiglio darebbe a Zaniolo? Fiorentina o Atalanta?
"Non sono bravo a dare consigli. Dopo due anni difficili nel suo caso la continuità sarebbe un valore aggiunto. Parliamo di un classe 1999 quindi è nel pieno, ha perso un paio di anni per infortuni e quindi sicuramente giocare di più potrebbe essere fondamentale. Dopodiché sono sue contesti tecnici e tattici completamente differenti, due allenatori completamente differenti e a lui spetterà la scelta. Però io sono sempre dell'idea che un giocatore migliora solo se gioca". 

Sull'esplosione di Ranieri con Italiano
"Io con lui ho fatto un mondiale Under 20 in cui arrivammo in semifinale e lui fu protagonista. Probabilmente non mi aspettavo una crescita così repentina ma lui è stato molto bravo. È sempre stato un ragazzo intelligente e tatticamente molto preparato. Sono quei giocatori che lavorano molto e hanno grandi capacità di apprendimento. Devo dire che è stato davvero bravo perché è diventato un giocatore molto importante".

Un giudizio su Riccardo Sottil
"È un classe 1999 che ha grande qualità. Sicuramente è stato sfortunato perché ha avuto diverse problematiche però ha tutte le qualità per giocare in Serie A e per farlo da protagonista. È un'ala che sa saltare l'uomo e che sa giocare a piede invertito. Ti permette di giocare tante volte in superiorità numerica. Questi sono giocatori non numerosi ora in Italia. Poi ovviamente ci vuole anche un pizzico di fortuna perché la continuità diventa un fattore fondamentale".

La convince della scelta della Fiorentina di puntare su Raffaele Palladino?
"Non conoscendolo direttamente posso solo dire che il suo calcio mi piace molto. Mi piacciono i concetti su cui lavora e la sua versatilità. Non si lega ad uno schema ma lavora per principi di gioco. Mi piace come costruisce e prepara una partita. Quello che ha fatto vedere con il Monza sono cose importanti e credo che meriti una piazza importante come Firenze". 

Un giudizio sull'Italia in vista del match contro la Svizzera
"Devo dire che il calcio internazionale è sempre differente rispetto a quello nazionale. Quindi un po' di difficoltà è più che normale. Ci sono ritmi e qualità diversi. Possono esserci anche difficoltà emotive in questo tipo di competizioni. Un po' di difficoltà ci sta, c'è sempre stata nei grandi tornei e ora inizia un altro torneo per dinamiche e situazione emotiva perché è dentro o fuori senza calcoli. Mi auguro che l'Italia possa migliorare, chiaramente non è facile in questo tipo di tornei. La qualità generale è cresciuta, oggi il calcio è di tutti e non è facile per nessuno".