PALLADINO SFIDA ITALIANO: FILOSOFIE A CONFRONTO
C'è chi in queste settimane guardando i numeri della stagione attuale della Fiorentina ha ripescato e riadattato il motto con cui Vincenzo Italiano si presentò a Firenze in quella turbolenta estate che lo portò sulla panchina viola dopo l'addio di Gattuso. "Difendere bene, attaccare benissimo" è diventato "attaccare bene, difendere benissimo" per una Fiorentina che viaggia con numeri difensivi pazzeschi soprattutto da settembre in poi, che hanno portato la squadra di Palladino in cima alla classifica e che ora costringono i viola a misurarsi in un impegno molto complicato al Dall'Ara.
L'impatto di Italiano a Firenze - Volenti o nolenti, il pensiero di tanti in questa stagione è spesso andato al confronto con i tre anni di Vincenzo Italiano che hanno portato la piazza - che novità - a dividersi tra chi ha celebrato il ritorno in Europa, le tre finali raggiunte e le due semifinali di Coppa Italia, e chi invece ritiene che la Fiorentina potesse fare anche di più rispetto a due ottavi posti e un settimo, quello alla prima stagione a Firenze. Vlahovic, Torreira, Amrabat ma anche Nico Gonzalez e Milenkovic: in tre stagioni Italiano ne ha dovute passare tante e resta legato a una squadra e una piazza che gli ha dato la possibilità di fare il salto in avanti in carriera dopo tanta gavetta. Ma sogna di fare lo sgambetto alla Fiorentina domenica e rilanciare così il suo Bologna in campionato dopo che in Champions i rossoblu sono destinati a lasciare la competizione dopo la fase a gruppi.
Filosofie a confronto - Gli scontri tra i due allenatori hanno visto una vittoria per Palladino, un pareggio e due vittorie per Italiano che ha sempre avuto una squadra con ambizioni diverse. Ma tra i due c'è molto di più, perché nonostante facciano entrambi parte della Nouvelle Vague di allenatori che stanno scalzando i big, impongono alle loro squadre due filosofie diverse. Da una parte Italiano che crede tantissimo nel proprio sistema di gioco e tende ad adattare i giocatori a disposizione alle sue esigenze, dall'altra Palladino che invece non ha un modulo predefinito e tende a voler esaltare le qualità dei singoli che ha a disposizione. Sistema contro singoli, attacco contro difesa, in tre parole: Palladino contro Italiano. Bologna-Fiorentina sarà anche, e soprattutto, questo.