Di Gregorio, parole dure: "Stiamo male: dobbiamo parlarci ed aiutarci a vicenda"

Presente in sala stampa nel post-gara di Fiorentina-Juventus, il portiere bianconero Michele Di Gregorio ha preso la parola per commentare il 3-0 ottenuto oggi sui bianconeri: “Stiamo male, esattamente come dopo il 4-0 con l’Atalanta. Ma sappiamo bene che adesso serve lavorare e compattarci. In queste situazioni è sempre difficile capire dove stanno le mancanze per cui, ripeto, dobbiamo stare uniti. Arrendersi è una parola che non prendiamo nemmeno in considerazione. La squadra non si arrenderà: è un momento duro ma non so dire cosa ci sta mancando. Riguarderemo la partita e ci confronteremo. La cosa che conta è parlarci, la sosta ci aiuterà a pensare”.
Cosa vi ha detto la dirigenza nello spogliatoio?
“Il direttore Giuntoli ha provato a darci la carica: piangersi addosso non serve a nulla. Di noi non ha parlato nessuno, dopo ko così si deve solo stare zitti”.
Siete ancora dalla parte dell’allenatore?
“Noi sicuramente seguiamo il mister, seguiamo le sue idee. Quando dico “compattarci” intendo anche staff e allenatore. Il dispiacere è di tutti, non solo nostro. Ogni qual volta c’è stata la difficoltà ci siamo sempre compattati”.
Il cambio-allenatore vi può aiutare?
"Non ho risposta a questa domanda: io sono d'accordo col direttore, ovvero che dobbiamo uscirne tutti insieme".
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