FIORENTINA, LA PRIMA È STATA UNO SPETTACOLO. QUATTRO GOL, IDENTITÀ CHIARA E LA GIUSTA MENTALITÀ. IN ATTESA DEI NUOVI CI PENSANO LE CERTEZZE A DARE IL VIA ALLA STAGIONE. MERCATO, C'È ANCORA DA FARE: ENTRATE MA ANCHE USCITE

20.08.2023 10:25 di  Luca Cilli  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA, LA PRIMA È STATA UNO SPETTACOLO. QUATTRO GOL, IDENTITÀ CHIARA E LA GIUSTA MENTALITÀ. IN ATTESA DEI NUOVI CI PENSANO LE CERTEZZE A DARE IL VIA ALLA STAGIONE. MERCATO, C'È ANCORA DA FARE: ENTRATE MA ANCHE USCITE

È stato uno show quello della Fiorentina, un gran bello show. Ha scelto il modo più bello ed eclatante per iniziare il suo campionato: quattro gol, una prestazione autorevole e la giusta consapevolezza delle proprie qualità. Il tutto sorretto da una mentalità tipica delle grandi squadre. O comunque di chi ambisce a diventarlo. Nel successo in casa del Genoa sono diversi dunque gli spunti positivi. Perché al di là del risultato a rubare l'occhio sono stati sia l'atteggiamento che il gioco proposto. Chiaramente serviranno altre partite, altre tappe, altri avversari per testare e capire il livello ed il valore di questa Fiorentina. Il Genoa infatti si è dimostrato poca cosa, specie in difesa. Biraschi, Bani e Dragusin non sono proponibili tutti insieme a determinati livelli soprattutto contro avversari importanti. Tuttavia al di là dei limiti degli avversari, i meriti della squadra su Vincenzo Italiano sono stati nettamente superiori. La nuova Fiorentina riparte da coloro i quali della Fiorentina sono già da tempo dei punti fermi: Biraghi, Bonaventura e Nico Gonzalez. Ed è di buon auspicio anche il gol e la prestazione di Rolando Mandragora. Ed a proposito di prove dei singoli, merita una menzione speciale quella di Arthur. Si vede che ha voglia di riprendersi il tempo perduto e di riscattare gli ultimi due anni vissuti da comprimario. Personalità e qualità, tempi di gioco ed esperienza, voglia di mettersi al servizio di una squadra che vuole sentire sua. Se dovesse continuare così, la scommessa può essere vinta. Per la gioia di Arthur e della dirigenza. Lì davanti con Nzola è tutta un'altra storia. Non ha segnato ma ha fatto segnare, sa cosa vuole Italiano e le giocate sono state sempre in linea con le richieste dell'allenatore. Finalmente lì davanti c'è un calciatore funzionale ed utile.

In attesa di scoprire Beltran e tutti gli ultimi arrivati. Buona, buonissima la prima in casa del Genoa. Ma il successo va pesato, analizzato con il giusto equilibrio e messo subito da parte. Già giovedì ci sarà un altro match molto importante in ottica Europa contro il Rapid Vienna. Da un certo punto di vista un bene per tenere sin da subito molto alta la soglia della tensione e dell'attenzione.
Mercato, c'è ancora da fare La parte finale della sessione estiva di mercato servirà per rifinire una rosa non ancora completa in tutto e per tutto. Ad esempio in difesa, dove manca un centrale di esperienza e qualità per rinforzare un reparto dove la garanzia resta sempre e solo Milenkovic. Nelle scorse settimane è arrivato Yerry Mina che nelle ultime 6 stagioni ha giocato di media poco più di 15 partite. L'ultima stagione è stata vissuta ampiamente ai margini, e poiché il campo lo ha visto pochissimo non è ancora pronto e rappresenta una incognita assoluta. Al centro della difesa Martinez Quarta e Ranieri possono rientrare nell'ottica delle rotazioni, ma per alzare la qualità serve un giocatore di livello europeo. Solo così la Fiorentina potrà migliorare una zona di campo in cui nella scorsa annata sono emersi in più di una circostanza limiti e difetti che sono costati molto cari soprattutto nelle partite che contavano. In mezzo al campo tutto ruota intorno alla partenza di Amrabat. Se dovesse andare via, a quel punto non è da escludere l'arrivo di un altro centrocampista. Intrigante l'idea Baldanzi. È uno dei giovani italiani più forti in circolazione, ma la cifra richiesta dall'Empoli - 30 milioni - è oggettivamente esagerata e fuori portata. Non solo acquisti ma anche uscite. E qui la dirigenza dovrà essere brava a sistemare quei calciatori che di mercato non ne hanno, almeno ad oggi. Da Kokorin a Ikone, passando per Castrovilli fino ad arrivare a quei giocatori che potendo contare su uno spazio limitato potrebbero anche chiedere di essere sistemati altrove come Sottil e Kouame. Sarà un finale di mercato sicuramente divertente ed intenso, e non da escludere che possa esserci anche qualche colpo a sorpresa.