BERTUZZI A FV, PULGAR NON DEVE FARE LA MEZZALA. ECCO I MIEI CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
I problemi in casa Fiorentina sono vari e necessitano un'analisi approfondita. In più, con il mercato che si avvicina Pradè e la società viola sono chiamati ad un'inversione di rotta che possa riportare un entusiasmo scacciato via dai risultati negativi in campionato. E siccome a volte è più semplice comprendere le situazioni con uno sguardo esterno, FirenzeViola.it ha intervistato l'ex osservatore di Pantaleo Corvino ed esperto di calcio internazionale Fabrizio Bertuzzi.
Fabrizio, come si spiega la situazione che si è creata alla Fiorentina?
"Ovviamente è stato un concatenarsi di eventi e non si può ricondurre questa crisi di risultati ad un solo fattore. Di sicuro c'è stata la sfortuna, così come il poco tempo a disposizione che hanno creato dei problemi. Però credo che la questione principale sia a livello tattico. Montella era riuscito a trovare il bandolo della matassa con la difesa a 3 e le due punte, ma quando per infortuni e squalifiche è stato costretto a cambiare il castello è crollato".
L'assenza di Ribery poi è stata decisiva...
"Quello è evidente, ma non solo per il valore tecnico del giocatore. Io ho la sensazione che, peraltro da un po' di tempo, a Firenze si tendano a dare responsabilità a giocatori che ancora per questioni di esperienza non sono molto in grado di reggerle. Penso anche alla squadra attuale: giocatori come Dragowski o come Chiesa non penso siano ancora in grado di dare la leadership giusta. in più c'è da segnalare una cosa...".
Prego.
"Ci sono delle carenze nella rosa costruita dalla Fiorentina. Credo per una questione di tempo, ma sono state fatte delle valutazioni che fatico a comprendere soprattutto perché il team di Pradè è di assoluto valore. Al di là dell'affare Pedro, ancora una meteora, secondo me manca un difensore centrale, un'ala che possa dare il cambio a Chiesa e che sia meglio di Ghezzal. Penso a qualcuno tipo Orsolini o Kulusevski".
Lei a Bologna ha potuto seguire ed osservare Pulgar. Che giudizio può dare del centrocampista?
"Secondo me gli è stato cucito addosso un ruolo sbagliato. Voglio ricordare una cosa: lui in Cile nasce come difensore centrale. Poi è stato messo da mediano dell'Universidad de Chile in un 4-2-3-1 e si è distinto per l'ottimo piede da calcio da fermo. Ma non è una mezzala, fa fatica negli inserimenti ed è costretto a perdere spesso un tempo di gioco. E in Serie A la velocità di gioco è tutto. Dovrebbe tornare a giocare mediano".
A quel punto però come schiererebbe il centrocampo?
"Ecco, qua c'è una delle cose che imputo a Montella: perché non è stato fatto giocare Benassi? Non sono un grande estimatore del giocatore, ma in questa Fiorentina sarebbe stato perfetto. Soprattutto vista la mancanza di cattiveria in area della squadra viola, l'ex Torino sarebbe stato il centrocampista ideale per supportare le punte. Avrei messo uno tra Pulgar e Badelj al centro e Benassi-Castrovilli come mezzali".
Capitolo mercato. Da esperto le possiamo chiedere dove interverrebbe e con chi?
"Io punterei su un difensore centrale, un esterno, un'ala e un attaccante".
Ok. Andiamo con il difensore centrale.
"Per quel ruolo penso ad un giocatore olandese dell'Augsburg, in Bundesliga: Jeffrey Gouweleeuw. È un giocatore con un buon piede e classe '91, quindi esperto anche se non è mancino. Un altro giocatore del suo valore potrebbe essere il titolare dell'Islanda, il '93 del PAOK Salonicco Sverrir Ingason".
Centrocampo.
"Andrei in Norvegia e prenderei Emil Bohinen. È un Vecino in salsa nordica: lavorandoci sopra potrebbe diventare un calciatore da 10 gol".
Esterno sinistro.
"C'è un giocatore del Feyenoord che non ha un prezzo particolarmente alto e a me piace moltissimo, magari in alternativa a Dalbert: Tyrell Malacia".
Ala.
"Io consiglierei dalla Norvegia il miglior giocatore norvegese dell'anno: l'esterno destro Aron Dönnum. Aiuterebbe a fare più gol. Altrimenti il cileno Niklas Castro, che potrebbe giocare anche trequartista. Ricorda il Nino Maravilla Sanchez".
E in attacco?
"Lì devi andare a prendere un giocatore famoso. Penso a qualcuno tipo Lasagna, ma i nomi sono quelli conosciuti. Altrimenti mi viene in mente un giocatore turco del Fenerbahçe, Vedat Muriqi: con una cifra attorno ai 10 milioni puoi portartelo a casa".