PELLISSIER A RFV: "Non lascerei mai la Fiorentina per l'Atalanta. Kean? Se in fiducia vale molto di più di 13 milioni"
L'ex attaccante del Chievo Verona, oggi Presidente, Sergio Pellissier, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Garrisca al Vento", per parlare dei temi di attualità di casa Fiorentina, iniziando da una considerazione su Fiorentina e Atalanta: "10 anni fa non mi sarei aspettato che l'Atalanta potesse venire a chiedere alla Fiorentina il suo giocatore più forte, ma conosco entrambe le società da tempo. Sono due realtà che stanno facendo benissimo. La Fiorentina ha trovato un Presidente che crede nei progetti e che vuole investire. Personalmente non lascerei mai la Fiorentina per l'Atalanta, perché si vede che a Firenze c'è voglia di migliorare. Se potessi scegliere, vorrei far parte di un progetto come quello viola, in cui si investe tanto. L'Atalanta adesso è indubbiamente un pochino più avanti, ma se fossi un tifoso sarei soddisfatto di quello che sta facendo la Fiorentina".
Quanto è importante trovare una figura come Sartori, che lei ha avuto al Chievo?
"E' fondamentale trovare qualcuno con la bravura di Sartori. E' un dirigente che solitamente si stabilizza nei luoghi in cui va e se va via è perché spesso la società in cui è non lo fanno più lavorare al meglio. E' una persona maniacale nei dettagli, un lavoratore instancabile e che riesce a trovare il giusto mix tra giocatori, ambiente e allenatore. Se ha carta bianca? Non so se Sartori ha avuto e ha tuttora totalmente carta bianca a Bergamo o a Bologna, ma lui è una persona che opera nel mercato scegliendo personalmente i giocatori con il budget che la società gli da a disposizione"
La stuzzica Moise Kean?
"Visto il valore del ragazzo penso sia un affare. L'anno scorso è vero che ha fatto 0 gol ma giocava alla Juventus ed era sempre soggetto ad aspre critiche. Contro l'Hellas aveva fatto due gol straordinari, annullati per pochi centimetri di fuorigioco. A me piace molto, ha qualità e personalità. Secondo me è un ragazzo che deve sentirsi importante e certe volte rischia di "fare il fenomeno". Però è un calciatore valido che penso possa far molto bene, a patto che Palladino lo gestisca nel modo giusto. Chiaro che tutti i giocatori hanno bisogno di fiducia, ma ci sono anche quelli che hanno talmente tanta personalità che non gli interessa più di tanto la fiducia dell'ambiente. Se la società e i tifosi gli lasciano la possibilità di sbagliare è un attaccante che vale molto più di 13 milioni che è stato pagato".
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